Cagliari, quartiere in rivolta contro il nuovo campus di 8 piani a Sa Duchessa: “Una maxi colata di cemento”

Protesta nel rione contro la nuova struttura per studenti universitari, con piastre commerciali e parcheggio sotterraneo, che la Regione vuole realizzare in via Trentino: “Creerà disagi al traffico e tanti negozi del quartiere saranno costretti a chiudere. Il quartiere ha bisogno di spazi verdi e non di nuove costruzioni”


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Quartiere di Sa Duchessa in rivolta. “No al cemento: in via Trentino vogliamo spazi verdi”. Oltre cento persone ieri in via Marche per il dibattito sul nuovo campus universitario (con piazze commerciali e parcheggio sotterraneo) che la Regione vuole costruire in via Trentino in un terreno in parte privato. Tantissimi pareri contrari: in sintesi il rione rifiuta il campus e chiede aree verdi.

“Siamo consapevoli dell’assoluta necessità di garantire agli studenti universitari i posti letto, i servizi e un’adeguata accoglienza per rendere effettivo il diritto allo studio ma riteniamo che l’area di via Trentino sia il luogo sbagliato”, dichiara Andrea Dettori consigliere comunale dei Progressisti, “dal dibattito , visto e considerato che in Consiglio Comunale si sta studiando in nuovo PC, emerge la richiesta che si riporti la zonizzazione prevista nel PUC del 1983 ossi da zona G venga mutata a zona S ( servizi di quartiere)”.

La Regione ha pianificato la costruzione di una struttura di otto piani nell’area di Via Trentino, fra la Casa dello studente è il muro di cinta del CUS Cagliari.

L’edificio si svilupperà per 16 mila e 500 metri cubi con la realizzazione di due piastre da destinare a usi commerciali e di servizi e tre piani residenziali destinati agli studenti. Per ognuno di questi piani si prevede la costruzione di 20 stanze e 2 mini appartamenti. Nei tre livelli interrati saranno ricavati 261 posti auto a pagamento.

Il Comitato Sa Duchessa La Vega è contrario alla cementificazione dell’area: anche perché il rione è privo di piazze, di panchine e di verde pubblico. E la necessità di avere uno spazio verde frequentabile da anziani, bambini e studenti è sempre stata una esigenza e una richiesta degli abitanti del quartiere.

C’è poi il rischio archeologico. Nel 1967 nella parte bassa dello sterrato è stata ritrovata una tomba della Cultura di Monte Claro (terzo millennio a.C.) : ma l’intera zona compresa fra Monte Claro e viale San Vincenzo ha restituito numerose tombe e tracce dell’abitato (altri ritrovamenti a Monte Claro, via Basilicata, sotto la Casa dello Studente, davanti alla Facoltà di Lettere). Gli archeologi Giovanni Lilliu, Enrico Atzeni, Maria Luisa Ferrarese Ceruti e Alfonso Stiglitz hanno ritenuto altamente probabile la presenza di evidenze archeologiche nell’area di Via Trentino.

Inoltre il rione è attualmente congestionato dal traffico per la presenza del polo universitario, della casa dello studente, degli asili, delle scuole inoltre via Trentino termina in un parcheggio senza uscita. Il semaforo di via Istria non riesce a “smaltire” il flusso delle auto formando una fila ad anello che blocca via Trentino, via Basilicata e via Istria. La particolare viabilità con incroci di strade a senso unico ostacola e blocca il flusso delle auto  in via Molise e via Lombardia.

C’è infine il problema parcheggi a Sa Duchessa mancano posti auto e quelli sotterranei a pagamento previsti nel progetto non risolvono il problema, lo aggravano. La nuova costruzione porterà altro traffico peggiorando la  vivibilità del quartiere.

La presenza di due piastre commerciali porterebbe alla chiusura delle attività commerciali del quartiere”.


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