Cagliari, stamane il capoluogo sardo ha visto la mobilitazione dei lavoratori dei call center, scesi in piazza per protestare contro il nuovo contratto sottoscritto dall’associazione datoriale Assocontact, di cui fa parte CallCenterOne. La manifestazione, sostenuta dai sindacati confederali e dal sindacato Cisal, ha portato alla luce le gravi criticità contenute nel nuovo accordo, che secondo i rappresentanti sindacali comporta un significativo peggioramento delle condizioni lavorative. Tra i punti più contestati vi è l’incremento salariale ritenuto irrisorio, pari a soli 7 euro, a fronte di una drastica riduzione delle tutele. La Uilcom ha sottolineato come il contratto preveda una riduzione del 50% delle ore di permesso e il progressivo azzeramento dell’indennità di malattia. Il periodo massimo di assenza per malattia scenderebbe da 180 a 120 giorni, superati i quali è previsto il licenziamento. A destare ulteriore preoccupazione è l’eliminazione degli scatti automatici di anzianità, e, inoltre, in caso di cambio d’appalto, il nuovo contratto non garantirà più né la territorialità delle commesse né il mantenimento della stessa contribuzione previdenziale, esponendo i lavoratori a condizioni ancora più precarie. Tale contratto rappresenta dunque, un duro colpo per i diritti dei lavoratori, già di per se provati da un settore instabile come quello dei call center.