Caffè, cappuccini, croissant e pizzette sfoglia? Imbustati e consegnati rigorosamente all’ingresso. Nel primo giorno della fase 2 del Coronavirus, i baristi che hanno scelto di tirare su la serranda dopo due mesi di stop forzato ci sono, ma a Cagliari si continuano a contare, anche, le chiusure. Insomma, c’è chi ha scelto di puntare sulla possibilità dell’apporto e chi, invece, ha deciso di attendere la riapertura totale, prevista per il prossimo primo giugno. Caffetterie aperte le soprattutto a San Benedetto (via Pacinotti, via Dante e via Pergolesi) e nella zona di via Roma e della Marina. E le file, già dalle prime ore della mattina, non mancano: clienti con mascherina, baristi con mascherina e guanti. Si ordina, si paga e si porta via: tutte azioni svolte senza mettere piede dentro il locale. Sarà così, almeno, sino al prossimo primo giugno, quando il Governo ha previsto la riapertura definitiva anche dei ristoranti.
Ma a Cagliari non tutti i baristi hanno scelto di riaprire. In via dei Giudicati, due bar sono chiusi e uno effettua solo il servizio di consegna a domicilio. In via Liguria, due bar operativi, due no e, in un caso, è attivo solo il servizio di vendita dei tabacchi.