Caporale maggiore del battaglione trasmissione Gennargentu nella caserma Villasanta di viale Poetto a Cagliari, quarantadue anni. Fabio Argiolas era un militare dell’Esercito e, nel tempo libero, un grande sportivo. Palestra, corsa e bicicletta, queste le sue due passioni che coltivava da tanti anni. Il giovane era sparito dalla tarda mattinata di lunedì, l’ultimo contatto l’aveva avuto con la madre, Sandra, casalinga: “Sto andando a farmi un giro”. Poi, più nulla. Totale silenzio, il cellulare spento e l’ansia che aumenta ora dopo ora. Ieri la donna, accompagnata da un’amica, è andata a sporgere denuncia per scomparsa ai carabinieri. Oggi il tragico epilogo: Fabio Argiolas è stato ritrovato in fondo a un dirupo nella Sella del Diavolo, vicino al mare, in quella Calamosca che conosceva molto bene. Fatale, forse, un malore, o una mossa azzardata. Di sicuro non aveva raggiunto il colle con l’automobile, ritrovata parcheggiata nell’ultimo punto dove l’aveva lasciata, a grande distanza dal luogo dove è stato ritrovato, senza vita, dagli uomini del Soccorso Alpino, della Capitaneria di Porto, dei carabinieri e dai Vigili del fuoco. E ora c’è una famiglia distrutta dal dolore.
Fabio lascia una sorella, Silvia, la madre Sandra e il padre Egidio, dipendente dell’assessorato regionale del Lavoro. Un ragazzo molto stimato e conosciuto, Fabio Argiolas. I suoi tanti amici si sono dati da fare, organizzando le ricerche e partendo proprio da Calamosca. Speravano nel lieto fine, invece il loro amico non c’è più. “Tragedia immensa, ciao Fabio”, questi i commenti, già numerosi, che campeggiano sui principali social.









