Tre pronto soccorso e altrettanti ospedali nel caos, tra Cagliari e Monserrato. Il Santissima Trinità, il Brotzu e il Policlinico sono, quasi, al collasso. Ambulanze in attesa, con a bordo i pazienti, e sistema sanitario che va un’altra volta ko. Partendo dal più grosso ospedale sardo: “Sette ambulanze in attesa, un’ora fa erano dodici, e c’è anche una medicalizzata”, racconta uno dei tanti soccorritori stremati. “Abbiamo portato una donna di 47 anni rimasta coinvolta in un incidente stradale a Sinnai, l’hanno visitata dopo oltre un’ora”. Ma c’è anche chi sta aspettando di incrociare lo sguardo di un infermiere o di un medico da più di tre ore. A Monserrato, per protesta, i soccorritori hanno acceso le sirene delle ambulanze, mentre nell’ospedale di Is Mirrionis non va certo meglio: una ventina di persone in attesa di visita, una è in gravissime condizioni, arrivata col 118 in codice rosso. Dentro, 5 casi urgentissimi e tredici gialli hanno fatto saltare il ritmo e obbligato i sanitari, per chissà quanto tempo, a fermare i nuovi ingressi.
Ma la maggior parte delle ambulanze, già da ore, sono state tutte spedite a Cagliari. Al Brotzu ci sono anche delle persone che, non essendo fortunatamente in gravi condizioni, hanno raggiunto il pronto soccorso accompagnati da qualche parente o amico. Anche per loro le attese sono lunghissime e i posti a sedere sotto il gazebo allestito accanto all’ingresso del pronto soccorso sono quasi tutti occupati. Chi sta peggio è sdraiato e confortato, per quanto possibile, dai volontari delle ambulanze, sulle barelle. “Le attese sono enormi e le ambulanze continuano ad arrivare”, racconta, in collegamento video su WhatsApp, uno dei soccorritori, mostrando la situazione in tempo reale alla fine del lungo vialetto con il parcheggio quasi tutto occupato.










