Cagliari, oltre 5 mila appartamenti vuoti: affitti troppo alti

Castello, Marina e Poetto i quartieri con più appartamenti sfitti: il problema abitativo riassunto nella prima relazione della commissione speciale sulla casa e le politiche abitative


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Mercato della locazione in crisi, compravendite diminuite del 44 per cento dal 2006 al 2012, cause di morosità aumentate del 20 per cento, e il problema alloggi per gli studenti fuori sede. È il quadro generale sulla situazione abitativa contenuto nella prima relazione stilata dalla commissione speciale sulla casa e politiche abitative del Comune di Cagliari. “Il Comune deve convocare subito un tavolo sindacale–  ha sottolineato Davide Carta, capogruppo del Pd e presidente della commissione – per rivedere l’accordo territoriale in relazione ai prezzi”. Tra le altre proposte, anche la costituzione di un fondo di garanzia per morosità incolpevoli, e la riduzione dell’Imu per gli affitti con contratto convenzionato.

Oltre 5 mila appartamenti vuoti nel 2011, per la precisione 5.090, esattamente come dieci anni fa quando le case sfitte erano 5.041. I quartieri di Castello, Marina, e Poetto quelli con più abitazioni vuote, mentre Villanova, La Palma, Villa Doloretta e Borgo Sant’Elia i rioni dove il numero è in diminuzione. Oltre settecento richieste di contributo fitto casa, oltre alle domande di sussidi straordinari per le famiglie che non riescono a pagare l’affitto. E poi ci sono i tredicimila studenti universitari fuorisede presenti in città, a fronte degli 861 posti letto disponibili nelle cinque case dello studente presenti. Alloggi che potranno diventare 1.401 con la realizzazione del campus di viale La Playa, ma comunque insufficienti in rapporto alla richiesta. Tutti numeri che evidenziano una generale crisi abitativa ed edilizia a Cagliari. “Occorre individuare delle aree comunali edificabili – ha proposto Alessio Mereu, Cagliari Futura – dove costruire abitazioni a canone agevolato”. “Questa relazione è un buon punto di partenza – ha aggiunto Marisa Depau, Sel – ma nessuno qui si occupa degli sfrattati, manca un programma abitativo”.


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