Musica, spettacoli e luci accese non bastano a coprire l’eco delle risse e il via vai degli spacciatori. In piazza del Carmine, cuore storico e strategico della città, la paura continua a battere più forte delle note degli eventi estivi pensati per rilanciare l’area. La gente non si fida, in tanti la evitano, e i commercianti parlano di un flop annunciato. Nonostante il tentativo del Comune di riqualificare la piazza attraverso una rassegna di eventi culturali, la situazione resta critica. Risse, spaccio e malamovida continuano a farla da padrona, rendendo questo spazio uno dei più problematici di Cagliari. L’amministrazione ha cercato di invertire la rotta allestendo un palco e programmando spettacoli per tutta l’estate, ma la risposta è stata fredda, quasi assente. A testimoniarlo sono gli stessi operatori commerciali della zona, esasperati da mesi di scarsi incassi e timore costante. “Non è cambiato nulla o poco, certo ben venga il tentativo di contrastare la criminalità e ben vengano gli eventi, ma ci sentiamo comunque abbandonati” racconta un esercente. “Gli eventi sono poco partecipati, non c’è quasi mai nessuno e la piazza risulta spesso semi deserta. Gli episodi peggiori? Le risse tra nordafricani, poi c’è tutto un giro di spaccio”. Una fotografia amara, che evidenzia quanto l’emergenza percepita non sia stata scalfita dall’iniziativa culturale. Anzi, proprio la scarsa partecipazione agli eventi sembra confermare che la paura ha ormai preso il sopravvento, disincentivando cittadini e turisti a frequentare l’area. “Non basta un palco per farci sentire sicuri. Servono più controlli, più telecamere, più presenza delle forze dell’ordine”. L’intenzione dell’amministrazione di trasformare piazza del Carmine in un centro di aggregazione si scontra così con una realtà molto più dura: quella della criminalità visibile e quotidiana, che scoraggia la frequentazione e mina la fiducia nella possibilità di un vero cambiamento. La convinzione è che, se non verranno adottate misure più incisive sul fronte della sicurezza, nessun evento riuscirà a riportare davvero la vita in piazza.









