Cagliari, nuovi centri commerciali aperti persino a Pasqua: “Consumismo che uccide le famiglie”

Nuovi centri commerciali, vecchie abitudini: lavoratori cagliaritani “costretti” a lavorare sia a Pasqua che a Pasquetta. Cristiano Ardau (Uiltucs): “La rincorsa al consumismo frenato ha ucciso la famiglia, cassiere costrette a lavorare per appena sette euro in più. Ignorati anche gli appelli del Papa”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Nuovi centri commerciali, vecchie abitudini: lavoratori cagliaritani “costretti” a lavorare sia a Pasqua che a Pasquetta. Anche a La Plaia, il nuovo centro dell’Iperpan che apre persino nella domenica pasquale. Più in generale, una tendenza che continua a provocare polemiche e proteste. “La rincorsa al consumismo frenato ha ucciso la famiglia- commenta Cristiano Ardau, da poco rieletto segretario generale di Uiltucs- ormai non contiamo più chi apre durante la Pasqua o il Lunedì dell’Angelo e gli appelli del Papa sono invani. La consuetudine è aprire le attività commerciali, come un servizio essenziale. Come sindacato Uil dei commessi siamo contrari alle aperture festive. Non portano ricchezza, occupazione e fatturati. Ma la clientela ormai chiede i centri commerciali perennemente aperti e gli operatori commerciali seguono a ruota. Se non saremo in grado di far chiudere le attività commerciali, andrà fatto un ragionamento sulle retribuzioni festive. Se gli addetti sono obbligati di fatto a prestare servizio nelle festività con appena 7 euro di maggiorazione festiva, i clienti che pretendono il servizio anche a Pasqua, dovranno sostenere il maggio costo per il servizio. Un servizio non essenziale gratis durante le festività, è un costume vecchio nel 2018”.


In questo articolo: