Cagliari, multato il gelataio itinerante arrivato da Torino: “Cinquemila euro perchè ho sforato le due ore”

Stava vendendo coppette e coni a ridosso della spiaggia di Calamosca, Giuseppe Simone, quando ha ricevuto il controllo degli agenti della polizia Locale: “Multa altissima, pensavo di cavarmela con molto meno. Sul conto ho solo duemila euro, dovrò vendermi carretto e attrezzatura e smettere di lavorare. Ho pure un dipendente pagato e assicurato, che ne sarà di me?”


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Multa di cinquemila euro per essere rimasto per troppo tempo fermo nello stesso punto a vendere gelati. La multa da infarto per Giuseppe Simone, 55 anni, gelataio itinerante partito da Torino e arrivato a Cagliari per fare business, a rigor di legge ci sta tutta. Ed è, appunto, una sanzione decisamente salata, non certo spiccioli. “Ho aperto da quasi due mesi e non racconto tutte le difficoltà di carattere burocratico, e non,che ho incontrato. Un assurdo regolamento comunale che praticamente vieta agli itineranti non solo l’intero centro storico, ma perfino zone come Pirri e il Poetto. In pratica potrei sostare solo dove non passa nessuno”. Invece, il gelataio era riuscito a ritagliarsi un posto con un buon passaggio, tanto che è riuscito già a creare un posto di lavoro in più: “Ho un dipendente al quale pago in tempo lo stipendio, i contributi e le tasse”. Ma la legge, purtroppo, non ammette ignoranza: “Ho pregato i vigili che non mi multassero, ero pronto ad andarmene anche di corsa. Sono stati inflessibili e mi hanno consegnato il verbale”. Un bel problema, per Giuseppe Simone: “Sul conto ho appena duemila euro, arrivare a cinquemila è un’impresa. Vivo solo di questo, vendere gelati, non ho altre entrate”.
L’uomo vive a Quartu, “in una casa nella quale mi stanno ospitando, in attesa che possa trovarmi una sistemazione migliore”. Che, forse, non arriverà mai: “Sarò costretto, se non troverò altre soluzioni, a vendere carretto e attrezzature per pagare la multa, ma così rimarrò senza niente tra le mani”. È molto addolorato e preoccupato, il cinquantacinquenne torinese: “Questo è come il Comune di Cagliari aiuta chi vuol fare impresa, dare lavoro, assumere, pagare regolarmente le tasse. E poi ci si stupisce se la gente scappa all’estero”.


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