Il vento che ha preso a schiaffi la Sardegna anche negli ultimi giorni? Può avere contribuito a fare rovesciare e spaccare alcune lapidi al cimitero di San Michele a Cagliari, ma non tutte quelle contate, sessanta. Le verifiche svolte dagli operai della società incaricata dal Comune di Cagliari di gestire il camposanto, la Eureka srl, lasciano spazio a diversi scenari. Qualcuno, forse più di un balordo, si è intrufolato tra loculi e croci nel cuore della notte, compiendo una vera e propria devastazione. E, particolare ancora più inquietante, sono spariti numerosi pezzi dei marmi spaccati. In un video della durata di un minuto e mezzo, girato da un operaio interno del camposanto, si notano la maggior parte delle lapidi riparate ma, allo stesso tempo, trovano spazio affermazioni chiare: “In molte delle lastre mancano i pezzi, sono stati portati via. Da altre lastre hanno sfilato i ferri e non si trovano nemmeno quelli. Poi, per altre lapidi, sembra che qualcuno le abbia prese a calci, spaccandole. Altre, invece, spinte con un calcio. In molte mancano i pezzi di marmo”, frammenti più o meno grossi finiti chissà dove. E il timore dei lavoratori è che “qualcuno si stia divertendo, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per dare un servizio decente agli utenti, che giustamente pagano”. Quindi, ricapitolando: una assurda goliardata, tutta ma proprio tutta colpa del vento o, peggio, qualche incursione notturna. Ciò che è certo è che le lapidi erano state posizionate poco più di un mese fa.
Interpellato da Casteddu Online, il gestore Fabio La Civita non sa darsi una risposta certa: “Non ci sono telecamere, tantomeno attive, quindi una verità assoluta è impossibile. In passato, a febbraio, qualcuno entrò a fare danni, mettendosi a guidare un furgoncino dentro il camposanto e, alla fine, ribaltandosi”. Senta testimoni, quindi, difficile avere certezze. Ma chi lavora dentro il cimitero da un bel po’ di tempo, però, esclude che possa essere tutta colpa di grosse folate di vento.









