È un settore che fa, meglio, faceva, muovere molti soldi. I wedding planner (gli organizzatori dei matrimoni) da un anno, però, sono fermi. Il Coronavirus ha bloccato tutti gli eventi legati al giorno, per molti, più importante della vita. Il fatidico “sì” tra pochi intimi, poi nessun festeggiamento per evitare assembramenti. E la disperazione degli organizzatori è massima. In una cinquantina si sono dati appuntamento in piazza del Carmine a Cagliari per un flash mob di protesta. Come si legge nel documento diramato dalla Confesercenti, “nel 2020 sono crollati, per la pandemia, nozze, unioni civili, separazioni e divorzi. Ottanta per cento in meno per i matrimoni, meno Sessanta per le unioni civili. Una strage di numeri negativi, insomma. E la parola d’ordine è una: ripartire, con regole chiare e legate alla sicurezza, per non restare più al palo.
Tra chi organizza eventi per matrimoni i racconti sono fotocopia: pochi ristori a fronte di mancati incassi giganteschi. L’sos alle istituzioni è bello che lanciato: “Non dimenticateci, esistiamo anche noi”. Tra i partecipanti c’è addirittura chi racconta che, “se non fosse per altre entrate, saremmo costretti a chiedere l’elemosina”. Le testimonianze si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it








