Abita all’ottavo piano in una delle palazzine gestite da Area, Massimiliano Tomasi, 47enne cagliaritano. Lì, nei suoi metri quadri in piazza Falchi, a Sant’Elia, nonostante le difficoltà è riuscito a rendere decente il suo appartamento: “Ho fatto lavori in tutte le stanze, costati sedicimila euro”. Da poco più di un mese, però, Tomasi sta vivendo un grosso disagio: “Dal piano di sopra piove, quasi in continuazione. C’è una perdita, i muri del bagno sono già molto rovinati”. Tomasi, che paga un affitto calmierato, calcolato sul suo Isee, ha già mandato diverse email ad Area: “Quattro, più tante telefonate. Ogni volta mi prendono la segnalazione ma, poi, non intervengono”. Una speranza, seppure flebile, l’aveva nutrita quattro giorni fa: “Una geometra di Area, impegnata in alcuni lavori in una palazzina vicina, mi aveva promesso che sarebbero arrivati prestissimo anche da me”. Poi, però, il silenzio. Totale. E infiltrazioni d’acqua diventate, ormai, quasi cascate.
“Area deve intervenire, si tratta di un lavoro straordinario di manutenzione che non spetta ai residenti. Mi sono dato tanto da fare per tenere la casa in ordine. La cosa più assurda”, osserva Tomasi, “è che se fossero intervenuti dopo una settimana i danni sarebbero infinitamente meno gravi. Invece, nonostante i miei numerosi solleciti, mi hanno abbandonato”.