“Alcuni consiglieri della sinistra si sono indignati perché ieri, durante il dibattito sulla Carta Etica, ho usato l’espressione “lobby gay”. È qualcosa di offensivo? Direi proprio di no. Gli americani hanno coniato il termine “lobbying”, un modo molto efficace per descrivere gruppi di persone che fanno attività di pressione per interessi particolari. Ed è esattamente quello che penso io”. Così Stefania Loi, consigliera Fdi, ritorna sul no alla Carta etica contro le discriminazioni respinto ieri dal consiglio comunale.
“La Carta Etica che ieri il Consiglio comunale di Cagliari ha molto opportunamente respinto”, aggiunge Loi, “si occupa solo delle eventuali discriminazioni degli omosessuali, senza considerare tutte le altre (politiche, di etnia, di condizione fisica, religiose). Questo documento che nel momento in cui può venire approvato discrimina esso stesso le altre fragilità della nostra società per cui è necessario fare un documento che tuteli tutte le persone nella loro peculiarità. Ed quello che ha proposto di fare il sindaco all’apertura della seduta consiliare di ieri. Da qui la mia, persino banale, considerazione. Occupiamoci di tutte le discriminazioni, non solo quelle celebrate dal politicamente corretto che ormai ci ha davvero rotto le scatole”.
