Ha messo su Facebook il video di una donna che ruba i ciclamini che ha piantato sui suoi vasi esterni, ma il principale “problema” di Corrado Marini, Ottico 51enne di Cagliari, non sono tanto le razzie continue di fiori, quanto quelle degli occhiali che vende nel suo negozio di via Cocco Ortu: “Dieci paia da novembre a oggi, il danno supera i duemila euro”, afferma Marini. E l’invito a installare delle telecamere sembra scontento, ma è qui che, per così dire, arriva il bello: “Ce le ho, sono attive e sempre accese. Il fatto è che molti furti sono fatii con una rapidità e modalità tale che è impossibile, anche guardando i filmati, accorgersene. C’è chi toglie l’antitaccheggio o chi uiilizza borse schermate, quindi non suona nessun allarme”. In alcuni casi, però, la faccia del ladruncolo di turno è ben visibile. Ma Marini, da un po’ di tempo, ha maturato una decisione clamorosa: “Non denuncio più i furti subiti perché andare in tribunale ed essere interrogato come parte offesa mi porta via troppo tempo, procurandomi un danno economico anche superiore al furto stesso”. Cioè? “Cioè, se io non sono in negozio a vendere la mia ‘forza lavoro’ viene a mancare in automatico. E, inoltre, i tempi di attesa di una sentenza sono troppo lunghi”. Qualunquismo spicciolo? Così non pare, almeno nel caso del 51enne.
“Tre anni fa ho subìto il furto di un paio di occhiali e ho sporto regolare denuncia. La prima udienza c’è stata solo lo scorso otto gennaio. Dopo così tanto tempo”, sostiene l’ottico, “passare mezza giornata in tribunale per attendere, magari, un rinvio del processo o un’altra chiamata prima della sentenza è dannoso. Se non sono in negozio non vendo”, ripete Marini. E, a questo punto, la sua speranza è solo una: riuscire a beccare in flagrante i ladri di occhiali, come è successo ieri: “Un giovane stava uscendo con, tra le mani, un paio di Dolce e Gabbana da otre duecento euro. Io e i miei dipendenti siamo riusciti ad accorgercene in tempo e il ragazzo, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ci ha reso il paio di occhiali”.








