Non è la prima ambulanza e non sarà, probabilmente, l’ultima a restare bloccata nelle viuzze di Villanova per colpa delle auto parcheggiate alla rinfusa, ovunque, anche vicino agli incroci. L’ultimissimo caso tre giorni fa, in via San Saturnino: mezzo del 118 bloccato, impossibile passare in una strettoia con, ai lati, le vetture di molti non residenti. Nel rione cagliaritano la rabbia è tanta, i cittadini dicono di sentirsi abbandonati dal Comune. Carlo Macciò è tra i più battaglieri: “Tra noi residenti esiste molta preoccupazione sul tema sicurezza, parlo dei comportamenti scorretti come, banalmente, quelli di auto parcheggiate impunemente che rappresentano un serio rischio per l’incolumità delle persone. Il malcontento sulle poche iniziative del Comune è sempre vivo”, dice. “Negli ultimi tempi di giorno si nota una maggior attenzione al problema ed una maggiore attività da parte della polizia Locale con maggiori sanzioni verso i comportamenti scorretti, tuttavia la notte il quartiere rimane una sorta di zona franca, dove i maleducati ed i prepotenti imperversano a scapito delle regole e del vivere civile”.
Gli fa eco Francesco Farigu: “Al momento il quartiere sembra un grande parcheggio a cielo aperto in cui chiunque, non residenti compresi, cerca di parcheggiare dove può, convinto che mai nessun controllo lo verrà mai a sanzionare: abusivi delle Ztl che parcheggiano nei pochi stalli riservati ai residenti, residenti che non trovando spazio nei parcheggi a loro riservati parcheggiano, sbagliando)l, a ridosso di incroci in cui tolgono visibilità agli automobilisti oppure su camminamenti pedonali o su entrambi i lati di strade già abbastanza strette impedendo tra l’altro il passaggio anche di mezzi di soccorso”, sostiene. “Manca la cultura del rispetto degli altri, anziani, disabili, bambini, e soprattutto manca la sanzione. Con i maggiori controlli e la situazione è migliorata, ma ci sono dei limiti dovuti agli orari troppo ridotti della Ztl, che non impediscono che il quartiere venga usato come scorciatoia per spostarsi da un quartiere all’altro e che in tutti gli orari di entrata uscita delle scuole il traffico si paralizzi”. Che fare per stroncare il caos automobilistico? Michele Vacca dell’Utp Sardegna non ha dubbi: “Il codice della strada parla chiaro: salvo diversa segnalazione, in curva o a meno di 5 metri da un incrocio è vietata la sosta. Nelle strade prive di marciapiedi è necessario lasciare un metro tra il lato destro della macchina e il muro per consentire il passaggio dei pedoni e a sinistra del veicolo lo spazio per far passare i veicoli. Se questa distanza non c’è, non si può sostare e si è sanzionabili. La polizia Locale sta lavorando molto bene, anche nei quartieri storici. La penuria di parcheggi non può in alcun modo giustificare il rischio di bloccare un mezzo di emergenza. Senza aspettare la tragedia, l’assessorato alla Mobilità del Comune di Cagliari ha proceduto a mettere in sicurezza diverse strade di Villanova e Pirri, ha ricollocato i parcheggi e tracciato delle zebrate in funzione degli angoli di sterzata dei mezzi di soccorso, ha tracciato i percorsi pedonali nelle strade prive di marciapiedi. Per facilitare la comprensione degli spazi di manovra a chi non è molto esperto, sarebbe opportuno che il comune continuasse nella sua opera tracciando gli stalli di sosta anche nelle strade che ne sono sprovviste”, ricorda Vacca. “Il problema di fondo dei troppi veicoli in ingresso nei quartieri storici da parte di chi raggiunge i locali o deve raggiungere il posto di lavoro nel quale finisce di lavorare molto tardi potrebbe migliorare attivando il servizio degli autobus notturni, che avrebbe un costo di circa 83ma al mese e si potrebbe finanziare con i proventi delle sanzioni al Codice della strada”.












