Cagliari, lavoratori del Brotzu in stato di agitazione

Sono in stato di agitazione i lavoratori dell’ospedale Brotzu che attendono l’applicazione degli accordi sottoscritti da dicembre 2019


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Sono in stato di agitazione i lavoratori dell’ospedale Brotzu che attendono l’applicazione degli accordi sottoscritti da dicembre 2019: la mobilitazione è stata annunciata in una lettera inviata al Commissario straordinario Paolo Cannas, alla Regione (presidente Solinas e assessore Nieddu) e al presidente della Commissione regionale Domenico Gallus dalle sigle sindacali di Cagliari Fp Cgil, Fp Cisl, Fials, Nursind, Fsi Usae, Rsu Aob.

Gli accordi disattesi dovrebbero regolare gli incarichi, le progressioni di carriera, le indennità notturne e di reperibilità: tutte questioni cruciali per chi è quotidianamente impegnato nella cura della salute pubblica. Questioni che, come era stato promesso anche di recente, la direzione del Brotzu avrebbe dovuto risolvere entro settembre, salvo poi fare marcia indietro.

Le ragioni sembrerebbero legate alla mancata nomina, da parte della Regione, dei revisori dei conti: “Il nostro appello va quindi anche all’amministrazione regionale, soprattutto perché la riforma recentemente approvata rischia di vanificare quegli accordi”, ha spiegato il segretario Fp Cgil Cagliari Nicola Cabras sottolineando che “è quanto già accaduto nel precedente accorpamento di Microcitemico e Oncologico al Brotzu”.

Una situazione inaccettabile per i sindacati, perché produce danni per i lavoratori (oltre tremila), e perché inquina le corrette relazioni fra le parti. Da qui la proclamazione dello stato di agitazione e l’auspicio di una veloce applicazione di tutti gli accordi sottoscritti


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