“Erosione determinata da apertura di nuovi tracciati per mountain bike”, prove evidenti che hanno causato una ferita a uno dei luoghi simboli di Cagliari. È con la procedura EU Pilot 6730/14 che si indaga sulla carente applicazione in Italia della direttiva che punta sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.
A darne notizia è il Gruppo di Intervento Giudirico che spiega: “È palese il degrado e l’erosione crescenti sugli habitat naturali protetti della Sella del Diavolo determinati dalla perdurante percorrenza con mountain bike e dalla realizzazione di percorsi ciclistici abusivi con danneggiamento della vegetazione e del suolo, denunciati numerose volte dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) nella colpevole ignavia delle amministrazioni pubbliche responsabili della gestione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000 composta da 128 fra SIC, ZPS e ZSC, in grande parte gestiti dalla Regione autonoma della Sardegna, come nei casi della Sella del Diavolo.
Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e Comune di Cagliari – che ben potrebbe e dovrebbe intervenire con ordinanza sindacale – ora alla ribalta anche a livello europeo per lo scandaloso menefreghismo da tempo inescusabile”.











