Cagliari, la sclerosi multipla non frena Alessandro Cappato: 48 anni, tanta voglia di vivere e scrivere

Il suo sogno si realizza, dopodomani – giovedì – a presentazione ufficiale del suo primo romanzo, “L’indice sinistro”


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“Nonostante la mia sia una esistenza che si basa sulla privazione io ho voglia di vivere, di amare, di fare tutto quello che chi non è costretto in un letto può fare, con facilità”. Un uomo che deve fare i conti con un destino per niente semplice, la malattia, tremenda e inconcepibile, che lo lega al suo letto, tutto il giorno, tutti i giorni. Ma la sua mente è viva, più che mai, come la sua creatività e la sua immensa arte  di comunicare attraverso la scrittura. E ci è riuscito. Dopodomani, giovedì, il gran giorno, la presentazione del suo romanzo scritto con il cuore, anzi due, assieme a quello di Monica Aschieri.

“Da molti anni sono affetto dalla Sclerosi Multipla, ormai sono paralizzato dalla testa in giù da diversi anni. Sono assistito da mio padre di 80 anni notte e giorno e da mia madre e anche da mia nonna. Avevo in questa vita ferma, dolorosa, in questo mio mondo silenzioso, un sogno: scrivere un libro. Non necessariamente sulla mia storia, è capitato. Ho conosciuto in modo casuale la scrittrice cagliaritana Monica Aschieri, volevo un autografo sul suo libro Pelle celeste e l’ho contattata sulla sua pagina Facebook, da questo incontro magicamente nasce tutto, realizziamo assieme in condizioni che a descriverle non ci si crederebbe (ma nel libro raccontiamo tutto) questo libro” racconta Alessandro. Una storia, la sua, che chiude la gola, un dolore anche per chi non lo conosce: ma lui è forte, ha tanta voglia di vivere e di fare, un’energia contagiosa che deve far riflettere e, paradossalmente, dare forza e coraggio a chi zoppica o cade per motivi molto più semplici da superare.

“L’aiuto di Monica, il prezioso e costante incoraggiamento, la determinazione ci ha dato le forze per scrivere questa storia biografica. Senza esserci mai visti, senza mani, senza l’ausilio di grandi mezzi che alcuni nella mia condizione posseggono, per esempio il computer oculare, in un modo pazzesco e in tempi brevissimi abbiamo deciso iniziato scritto e trovato un editore, lo scrivo senza virgole per far capire la velocità con cui sono andate le cose.

Giovedì 27 giugno alle 18 e 45 alla libreria Mondadori Book Store, via Farina 16 Cagliari, si terrà la presentazione del mio primo romanzo, “L’INDICE SINISTRO”, edito da Armando Editore. Nonostante la mia sia una esistenza che si basa sulla privazione io ho voglia di vivere, di amare, di fare tutto quello che chi non è costretto in un letto può fare, con facilità.  In questo viaggio nella mia capsula spaziale dove orbito isolato dal resto del mondo ho ricevuto questo dono da Monica. Amorevolmente ha intrapreso questa collaborazione, ha letto un po’ dei miei appunti sparsi, scritti precedentemente e tutto ha avuto inizio. Mi diceva “devi assolutamente scrivere un libro io ti aiuterò sarò le tue mani ti saprò consigliare”, e quello che sembrava impossibile giorno dopo giorno ha preso forma, ha preso vita e oggi è a disposizione di tutti. Scrivere della mia vita è stato un viaggio intriso di coraggio, dolore, difficoltà amore e voglia di vivere. E’ molto dura la storia e la vita raccontata in questo libro quanto è grande la mia voglia di vivere e questa voglia emerge in ogni pagina, in ogni parola, consegnando una nuova prospettiva e un nuovo punto di vista utile a tutti coloro che vivono situazioni difficili. L’indice sinistro fa vedere, oltre, la meccanicità della vita quotidiana. E’ uno sguardo all’interno del proprio cuore per poter vedere meglio il mondo. Ciò che è nato come una pazzia elaborata da due menti particolari, da due esperienze di vita particolarmente pesanti, la mia e quella di Monica Aschieri, da due persone guidate da una forza più grande è alla fine diventata un libro che promette di diventare un cult e che ha toccato nel profondo coloro i quali fino a questo momento hanno avuto la possibilità di leggerlo”. Dove si fermerà questa  collaborazione nessuno lo sa, neanche la scrittrice Aschieri e il debuttante Cappato. “Questa storia è stata difficile da scrivere e da mettere nero su bianco perché dolorosa, perché io immobilizzato, e Monica a titolo totalmente gratuito l’ha portata avanti, si può trarre un esempio di vera amicizia da ciò, qualcosa di ormai perso. Ai giorni nostri nessuno fa niente per niente ma Monica mi ha  prestato le sue mani e il suo tempo al fine di realizzare qualcosa di più grande. Dove arriveremo?  Non ci è dato saperlo.

Ma attenti a quei due!!!”.


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