C’è il nome, il cognome e l’indirizzo della sua associazione di eventi, sopra quella busta gialla che “nascondeva”, al suo interno, una chiara minaccia di morte nei suoi confronti. Spilloni conficcati nel cuore di un bambolotto, due candele, una stella a cinque punte rovesciata e una fotografia di Alessia Littarru. Lei, 48 anni appena compiuti, passato lo choc guarda avanti: “Non mi è mai capitato un fatto simile, i riti voodoo e id magia nera li ho sempre e solo sentiti alla televisione. Sinceramente, sorrido perchè manco credo in queste pratiche. Sono cattolica, penso sempre che il bene, alla fine, trionfa sul male”. Certo. Meglio, auspicabile. Tuttavia, una minaccia di morte rimane una minaccia di morte, fatta in questo caso alla “mamma” di eventi straconosciuti e strafrequentati quali Primavera Sulcitana, InvitaS e villaggio di Babbo Natale.
“In questo settore, così come ovunque, c’è sempre chi è invidioso. Continuo la mia vita di sempre, molto raccolta, con mio marito Ivan e i miei due figli. Quando non sono a casa sono in ufficio e viceversa”, dice la Littarru, “all’inizio sono rimasta impressionata perchè c’è comunque qualcuno che mi sta augurando il male. Mi sono subito rivolta al mio legale che deve presentare una denuncia contro ignoti in procura. Niente cartomanti, comprendo che possano esserci persone che ci credono, ma io invito davvero tutti, se dovessero passare ciò che ho passato io, a denunciare subito il fatto a chi di dovere”.