Cagliari, la carica di Pratobello: “Siamo qui perché la nostra Sardegna non deve essere svenduta” (VIDEO)

Francesco Mele, del movimento del pastori sardi, è venuto da Villacidro per sostenere la manifestazione. Lui che partecipa a queste organizzazioni dal 1967 ha prontamente espresso il suo pensiero: “Noi qui viviamo in un paradiso, e bisogna trovare il coraggio per  allontanare questo progetto”. GUARDATE LE VIDEO INTERVISTE


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Cagliari: grande partecipazione alla consegna delle firme per Pratobello 24.
Nella mattinata di oggi 2 Ottobre sono stati consegnate al Consiglio Regionale della Sardegna le 210.729 firme raccolte da questa estate in tutta l’isola a sostegno della legge di iniziativa popolare Pratobello 24. Un evento a cui hanno partecipato i rappresentati dei vari comitati, sindaci e tanta gente comune schierati contro la speculazione energetica e in difesa del territorio. Tante le dichiarazioni lasciate.
“Una problematica che riguarda tutti”  afferma Antonello d’Amico, rappresentate Anief. “Siamo qui perché la nostra Regione non deve essere svenduta per questo sfruttamento energetico. E’ necessario studiare una nuova soluzione ecologica per quanto riguarda il territorio sardo che non é adatto agli impianti eolici.”
Anche Francesco Mele, del movimento del pastori sardi, è venuto da Villacidro per sostenere la manifestazione. Lui che partecipa a queste organizzazioni dal 1967 ha prontamente espresso il suo pensiero: “Noi qui viviamo in un paradiso, e bisogna trovare il coraggio per  allontanare questo progetto. La mia più grande paura sono i rifiuti lasciati dai nuovi impianti. L’imperativo é quello di difendere la nostra Terra e non lasciarci intimidire.”
Infine l’intervento di Pinella Bullegas, presidentessa del comitato ‘Sant’Antioco abbraccia il mare’. “Sono contro l’impianto di altre pale eoliche, ne abbiamo già abbastanza, deturpano l’ambiente”. Un appello viene rivolto direttamente alla presidentessa Todde “I giochi erano già fatti da Solinas, la speranza é che l’attuale presidente mantenga le promesse e riesca a bloccare questo progetto.”
Ci sono anche dei progetti nella zona di sant’Antioco:  “E’ stata fatta una raccolta per piantare degli ulivi al posto delle pale eoliche con l’augurio di recarci tutti insieme un giorno a piantarli”.
Ora la parola sta al Consiglio regionale che seguirà la procedura ordinaria con la verifica delle firme e la discussione con le commissioni.


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