È ripreso questa mattina, nei locali della biblioteca comunale, il percorso formativo promosso dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Cagliari per un gruppo di giovani coinvolti in procedimenti giudiziari e attualmente sottoposti a messa alla prova dal Tribunale per i Minorenni. L’iniziativa, avviata lo scorso 5 maggio e in programma fino al 9, affronta temi cruciali per la crescita e la responsabilizzazione dei partecipanti: cittadinanza digitale, uso e abuso di alcol e stupefacenti, e prevenzione della violenza di genere.
Il progetto si fonda su un approccio pratico e dialogico, che mette in rete competenze diverse: da un lato pedagogisti e funzionari dei servizi sociali, dall’altro il personale dell’Arma dei Carabinieri, presente non solo in veste istituzionale, ma anche come testimone diretto delle dinamiche sociali e giovanili.
Nel corso degli incontri, i Carabinieri approfondiscono le conseguenze penali e sanitarie legate al consumo di sostanze e agli episodi di violenza di genere, portando esempi reali tratti dall’esperienza operativa sul campo. Allo stesso tempo, viene dato ampio spazio alla riflessione sull’uso consapevole della rete e dei social media, con particolare attenzione ai rischi della vita digitale e all’importanza della prevenzione.
Per molti dei ragazzi coinvolti – alcuni dei quali erano stati segnalati proprio dai militari che oggi li affiancano nel percorso formativo – si tratta di un momento cruciale: la sospensione del procedimento penale è infatti condizionata al buon esito del programma educativo stabilito dal giudice. Ed è proprio questo contesto, neutro e accogliente, a favorire un dialogo più autentico: all’interno della biblioteca, lontani dai formalismi dell’aula di giustizia, i giovani si confrontano senza barriere, pongono domande, ascoltano e, in molti casi, iniziano a ridefinire il proprio rapporto con le regole.