I ristoratori senza tavolini sui parcheggi, ma con solo le pedane, abbandonate da un anno, protestano e arrivano sin sotto il Comune di Cagliari per urlare tutta la loro rabbia. Lo stop un anno fa, fatale un incidente avvenuto in uno dei dehors: un’auto aveva centrato un’area di ristoro esterna. Era fine luglio 2021: a distanza di quasi un anno nulla è cambiato e, a poche ore dall’inizio ufficiale dell’estate 2022, non avere spazi esterni in una città come Cagliari vuol dire, quasi sicuramente, incassare solo briciole. Una quarantina di ristoratori è stata accolta in sala consiliare per un duro confronto con l’assessore alle Attività produttive Alessandro Sorgia e il presidente della commissione Pierluigi Mannino. “È difficile avere pazienza dopo un anno dagli investimenti. Chi mette i tavoli fuori vuole investire in un progetto”, spiega Emanuele Frongia, della Fipe Confcommercio: “Serve rilanciare le nostre attività dopo un periodo che non è stato dei migliori, economicamente disastroso. I ristori che ci hanno dato sono stati pari a zero, ne siamo usciti triturati. I residenti sono contenti e d’accordo perchè così Cagliari cresce. Quando non si sa quando si andrà a firmare un documento è un problema, verosimilmente si arriverà al venti luglio. Stiamo facendo incassi da 120 euro, non ci paghiamo neanche la Tari, questi sono i nostri problemi, reali. L’emergenza è sapere se apriremo o no”.
E dall’amministrazione comunale arriva solo la promessa di impegnarsi a portare un nuovo regolamento, presto, in Aula: “Il piano c’è già, si tratta di perdere 50 centimetri rispetto al bordo della strada”, spiega Pierluigi Mannino. “Sono gli uffici che devono mettere le firme, da parte nostra c’è il massimo impegno ma non dipende tutto da noi”. L’assessore Sorgia, carte alla mano, osserva che “non tutti avevano rispettato le regole. Il dirigente, se ha revocato le concessioni delle pedane esterne, l’ha fatto per tutelarsi. Cercheremo di portare il nuovo documento già martedì prossimo in Consiglio”. Sono però le tempistiche che non soddisfano i titolari di ristoranti e locali food: “Abbiamo speso tra i 5mila e i diecimila euro per mettere pedane e fioriere, senza mai guadagnare nulla. Gli incassi sono crollati almeno del trenta per cento e abbiamo già perso una primissima part della stagione estiva”.








