Gli indennizzi promessi dalla Regione non bastano e sono giudicati insufficienti dai ricciai sardi, furiosi per lo stop di 3 anni alla pesca deciso per evitare l’estinzione dell’echinodeo molto gettonato dai sardi per la sua polpa. E così, dopo qualche ora di calma, i pescatori hanno piazzato le barche al centro di via Roma a Cagliari, sotto il Consiglio regionale. Una loro delegazione è stata ricevuta da alcuni esponenti politici, ma la “tregua” sembra essere ben lontana: “Così trionferanno gli abusivi”, questa la denuncia più gettonata. Sono arrivati dal capoluogo sardo, ma anche da Oristano, da Sassari e da Alghero, per urlare tutta la loro rabbia. Antonello Puddu è disperato: “Con il blocco della Regione alla pesca abbiamo un vuoto inimmaginabile, non abbiamo risorse e non sappiamo cosa fare. Non ci hanno ascoltato, era contrario anche il comitato della pesca del riccio. Da oggi non possiamo raccoglierli e mangiarli, il mio reddito si basa al 99 per cento dalla raccolta dei ricci. Pescare altro? Cosa? Anemoni di mare? Sarebbe un reddito esiguo, li peschiamo per compensare. Dovremmo diventare società e risanare i fondali dalla plastica, ci vorranno anni: nel frattempo cosa diamo da mangiare alle famiglie?”, tuona Puddu. “La stagione dev’essere completata, siamo disposti a raccoglierne di meno, massimo due ceste, ma la differenza di soldi ce li dia la Regione. È guerra aperta”. Michele Puddu: “Le proposte della Regione non vanno bene, sono pronto a tutto. Cos’ altro pesco? L’alluvione di 3 anni fa ha ucciso le arselle e le orziadas a Santa Gilla, cosa raccolgo? Fango e pietre? O andare a casa degli assessori per farmi dar da mangiare?. I dati totali sui ricci vorrei proprio capirli, non capisco l’accanimento contro la nostra categoria, i soldi stanziati non bastano.
Simone è il comandante di un’imbarcazione di ricciai a Cagliari: “Devo mantenere 4 figli e una moglie, dovrò cercare un’altra occupazione”, racconta. “La Regione ci dia risposte concrete e soldi”, afferma. Accanto a lui c’è Davide Orrù: “Son stati stanziati fondi, rientravamo anche noi ma, a quanto pare, hanno pensato poi di fare le leggi sulle chiusure della pesca del riccio senza nemmeno avvisarci. Mi sono trovato in una situazione particolare, dall’oggi al domani sono senza lavoro. Ci è stato detto di andare a pescare con la lenza le spigole dall’assessora regionale Murgia. Abbiamo bloccato via Roma perchè, dopo le risposte che non ci hanno soddisfatto, resteremo davvero senza lavoro”.








