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La moglie, 37 anni, è morta all’ospedale Brotzu e lui, quando è andato per recuperare gli effetti personali, si è accorto che mancava all’appello il suo cellulare. Daniele Orrù, 44enne di Quartu Sant’Elena, ieri sera ha sporto denuncia per furto aggravato ai carabinieri di Quartu. Un unico foglio nel quale è possibile leggere tutta la vicenda: “Mia moglie Emanuela Selis è stata ricoverata al Brotzu ed è morta l’1 novembre. Il due, verso le 10:30, mi sono recato all’ospedale ma a causa del Covid non mi hanno fatto entrare, ed ho atteso che mi resituissero gli effetti all’ingresso”. Poco dopo, dal decimo piano dell’ospedale “è scesa un’infermiera con una valigia”. Orrù l’ha aperta, ha controllato e ha notato che mancava “il Samsung Galaxy Note 10 di mia moglie. L’infermiera mi ha detto di chiamare più tardi”, promettendo “che avrebbe controllato meglio”. Il 44enne ha telefonato a uno dei numeri dell’ospedale: “Mi ha risposto un sedicente medico, dicendo che non c’era nessun cellulare”. A distanza di una settimana, l’uomo ha denunciato tutto in caserma.
E, sempre nella denuncia, Daniele Orrù racconta un particolare: “Il 21 ottobre ho chiamato mia moglie ed ha risposto un’infermiera che mi ha chiesto se io sapessi il codice pin del telefono, per sbloccarlo e per abbassare la suoneria perché, a suo dire, dava fastidio. Le ho risposto che non sapevo quale fosse il pin”. Una storia decisamente “pesante”. L’uomo, a Casteddu Online, osserva che “in questo periodo nessun estraneo può entrare in ospedale perché ci sono le limitazioni legate al Coronavirus. Nel cellulare ci sono foto e video di me con mia moglie, tutti ricordi”. L’uomo non perde la speranza di poterlo ritrovare: “Bloccherò il cellulare, in modo che non possa essere utilizzato da nessuno”. Nessun commento, in merito alla denuncia, da parte dell’ospedale. Potrebbero scattare delle indagini da parte dei carabinieri.