Promessa fatta e mantenuta. I diciotto ex lavoratori della De Vizia, da mesi senza stipendio, si sono incatenati ai cancelli del palazzo del Comune in via Roma. Non solo: hanno pure iniziato uno sciopero della fame a oltranza. Dalla politica, spiegano, “sono arrivate solo promesse ma mai nessun fatto concreto. Il capitolato d’appalto parla chiaro, il Comune può e deve vigilare sulle clausole presenti nel contratto”. Così, dopo due mesi in tenda, arriva il gesto choc: sciopero della fame e catene.
“Non ci arrenderemo mai, siamo in lotta per i nostri diritti”, spiega Luca Aresu, 41 anni, uno degli ormai ex lavoratori della nettezza urbana. “Vediamo se Zedda si degnerà di incontrarci e di intervenire, o se preferirà sapere che dei cittadini stanno morendo di fame”.











