Cagliari, folla per l’addio al tassista Salvatore Pani: “Morto dopo un litigio per 5 euro”

In tanti per l’ultimo saluto, al cimitero di San Michele, al 69enne stroncato da un malore a Pirri. ll figlio Alessio: “Nessun rancore nei confronti dei clienti che hanno avuto da ridire sul prezzo della corsa. Papà aveva altre patologie e non poteva arrabbiarsi, è stata una tragedia”


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C’erano tanti colleghi e gli amici di una vita trascorsa tra Capoterra e Cagliari per l’ultimo saluto al tassista Salvatore Pani, morto sabato scorso a Pirri in seguito a un infarto. Il funerale si è svolto nel cimitero di San Michele: subito dopo, la bara è stata trasferita. Pani sarà cremato e riposerà nel camposanto capoterrese. Una “morte naturale”, come si legge nel foglio compilato dai medici del 118 che l’hanno soccorso in via Riva Villasanta, intervenuti insieme agli agenti della squadra volante. E nessuna indagine, come emerso sin da un primo momento, legata al decesso, avvenuto dopo un litigio con due clienti. Ma cosa è successo sabato scorso? Pani aveva appena ultimato una corsa dalla stazione di piazza Matteotti, a bordo del suo taxi c’erano due persone: “Avevano molti pacchi, tanto che papà aveva dovuto reclinare una fila di sedili per farci stare tutto. L’incomprensione è stata sul prezzo della corsa, tra 20 e 25 euro”. La cifra più alta era quella che voleva il 69enne, quella più bassa ciò che volevano pagare i clienti: “Erano due nigeriani, non ho avuto modo di parlare con loro. Papà aveva altre patologie e non poteva arrabbiarsi”. Una discussione culminata, purtroppo, con un malore fatale.
“Non c’è nessun rancore da parte nostra”, assicura ancora il figlio, “è stata una disgrazia”. Salvatore Pani lascia lui e altri due figli, Andrea e Claudia, oltre alla moglie, Donatella.