Una scena rapida, studiata nei dettagli. Un giovane, racconta sui social di essere stato truffato all’interno di una libreria del centro commerciale Le Vele. “Ero con un’amica, quando una ragazza si è avvicinata con una cartellina – spiega – diceva di raccogliere firme per aprire un centro per non udenti. Mi ha colto di sorpresa, ho firmato e scritto la città di provenienza. Poi ho visto che in un’altra colonna c’era lo spazio per le donazioni: ho detto che non avevo contanti e lei ha tirato fuori un QR code. Ho scansionato, si è aperta una pagina Revolut e ho donato un paio di euro. Ha ringraziato ed è uscita di corsa”. Il ragazzo, insospettito dalla velocità dell’operazione, ha subito chiamato la banca.
La risposta è stata chiara: enti di questo tipo non utilizzano piattaforme come Revolut e la modalità adottata avrebbe potuto consentire prelievi ulteriori dalla carta. Per precauzione, ha bloccato immediatamente il conto. La ragazza viene descritta come bionda, alta circa un metro e sessanta, occhi chiari. Secondo diverse segnalazioni sui social, non si muoverebbe solo a Cagliari: altri avvistamenti sono stati segnalati anche a Iglesias, Carloforte, Villasimius, persino al Policlinico di Monserrato. In alcuni casi, farebbe finta di essere sordomuta per convincere i passanti a firmare. Altri affermano di averla vista aggirarsi tra i tavoli del Kfc sempre alle Vele, ma anche da Leroy Merlin a Elmas e persino dentro Tecnomat. Talvolta agisce in coppia con un’altra ragazza, altre volte è sola. “Il modo in cui viene fatto non vi dà il tempo di ragionare. Se vi capita, segnalate subito”, è l’appello che circola online. Massima attenzione dunque: le due ragazze si muoverebbero in tutto l’hinterland cagliaritano, con lo stesso copione e lo stesso rischio di cadere nella trappola.









