Una lezione a chi sporca, una azione che “ci insegna e ci ricorda il valore dell’educazione ambientale nelle scuole e quanto le nuove generazioni siano la vera prospettiva per creare una città più consapevole, più bella e sempre più pulita”. A raccontare la storia di civiltà e senso di rispetto e appartenenza verso l’ambiente è l’assessore all’ambiente Luisa Giua Marassi che mette in evidenza come i piccoli, le nuove generazioni, possono fare veramente la differenza e diventare, così, un esempio importante per i più grandi.
Volevano solo correre con i pattini in quella piazzetta vicino a casa, ma al loro arrivo una distesa di rifiuti, cocci di vetri soprattutto, ha impedito il momento di svago. Cambio di programma, quindi, e, assieme ai genitori, hanno mollato i giochi per dedicarsi alla pulizia del luogo. Non solo: hanno disegnato due cartelli per chiedere il rispetto verso l’ambiente e gioco dei bambini, necessario per loro, come la pulizia dei luoghi comuni.
Ecco il racconto dell’assessore riguardo l’accaduto: “Ci sono piccole storie nella nostra città che meritano di essere raccontate. Perché risvegliano quel senso di appartenenza che ci aiuta ad amarla e rispettarla sempre più.
È la storia di due bambine di Cagliari, Emilia e Francesca, entrambe di 8 anni, che nel pomeriggio di domenica scorsa sono uscite con i loro pattini pronte a giocare nella piazzetta davanti a via dei Vittorini, nel cuore del quartiere Genneruxi. Ad attenderle, però, non c’era lo spazio libero che immaginavano, bensì una distesa di vetri rotti e rifiuti. Scenari di incuria e mancanza di regole che da diversi mesi l’Amministrazione Comunale si sta impegnando a rimuovere contro l’incalzare indiscriminato degli incivili.
Ebbene, deluse, ma non arrese, le due bambine, affiancate dai loro genitori, hanno dovuto rinunciare a quello spazio di gioco. Ma invece di tornare a casa e dimenticare l’accaduto, hanno scelto di fare qualcosa, testimoniando quel fatto di inciviltà attraverso la creatività, spontaneamente.
E così, con carta e colori alla mano, hanno disegnato due cartelli che rappresentassero pubblicamente i loro sentimenti. Cartelli con un significato chiaro: “Rispettate l’ambiente e il gioco dei bambini”; in buona sostanza, “RISPETTATE LA PIAZZA E TENETELA PULITA”.
Poi, con orgoglio e determinazione, li hanno appesi lì, in prossimità della scuola di Genneruxi, in modo che tutti potessero vederli.
È una storia che ha tanti significati questa. E non solo perché le protagoniste sono due bambine, ma perché dal loro gesto, e dal loro cuore, nasce un ponte di cooperazione ambientale e spirito civico che ci insegna davvero tanto.
Un messaggio che ci ricorda quanto sia preziosa la cura per i luoghi che viviamo ogni giorno e la necessità di una protezione che parta proprio da noi adulti – comunità, amministrazione, scuole -per salvaguardare l’ambiente e tutte le sue risorse.
Una storia, dunque, che ci insegna e ci ricorda il valore dell’educazione ambientale nelle scuole e quanto le nuove generazioni siano la vera prospettiva per creare una città più consapevole, più bella e sempre più pulita”.