La movida cagliaritana continua a far parlare di sé, ma non per ragioni positive. L’ultimo fine settimana è stato segnato da episodi di violenza e disordini, con un’escalation preoccupante nel centro cittadino. Dopo gli scontri avvenuti venerdì notte in via Sassari, ieri è stata la volta di piazza Matteotti, teatro di una nuova rissa tra gruppi di giovani. Ancora una volta, il denominatore comune sembra essere l’abuso di alcol, in particolare tra i minorenni. Un fenomeno già noto e più volte denunciato anche in consiglio comunale. Il sindaco Massimo Zedda aveva già annunciato l’intenzione di valutare la revoca della licenza per gli esercizi commerciali sorpresi a vendere alcolici ai minori. Nei giorni scorsi, infatti, è stata disposta la chiusura per 10 giorni di un’attività situata nel quartiere della Marina, recidiva nel somministrare bevande alcoliche a minorenni. Lo stesso locale era stato già sanzionato il 29 marzo 2025, quando il personale aveva accertato la somministrazione di cocktail a due quindicenni, in violazione delle norme sulla tutela della salute dei minori. In entrambe le occasioni, il titolare è stato denunciato per il medesimo reato. La reiterazione della condotta, a così breve distanza, e l’età particolarmente bassa dei ragazzi coinvolti confermano l’emergere di un problema sociale sempre più grave. Il consumo di alcol tra i giovanissimi sta assumendo proporzioni preoccupanti, soprattutto nelle zone centrali di Cagliari frequentate durante le ore serali e notturne. Le conseguenze non si limitano ai rischi per la salute dei giovani, ma si estendono al degrado urbano e al peggioramento della vivibilità cittadina. Aumentano i problemi di ordine pubblico, il disturbo della quiete notturna e il senso di insicurezza tra i residenti e i visitatori.
Numerose anche le segnalazioni da parte dei cittadini. Alcuni lettori raccontano: “Abbiamo completamente eliminato le uscite serali a Cagliari”, oppure: “Ieri mi trovavo in centro per una commissione, già dalle 18:30 era pieno di ragazzini ubriachi, portici maleodoranti di urina, urla, inseguimenti con bottiglie e lanci delle stesse. Una vergogna. Turisti spaventati e cittadini pieni di rabbia. Le zone vanno presidiate!”. Le modalità con cui i minori riescono ad aggirare i divieti sono diverse: “Il fine settimana i minori sono in fila fuori dai minimarket che vendono alcolici ai minorenni, esce una persona a prendere ordini e soldi, poi vengono consegnate le bottiglie”, denuncia un lettore. C’è anche chi propone soluzioni più drastiche: “Stop alle chiusure temporanee, ci vuole la revoca della licenza”. E ancora: “Si recano al market con un 18enne, gli altri aspettano fuori che venga effettuato l’acquisto, poi si ubriacano tutti insieme nelle scalette.” Il fenomeno, se non arginato con interventi efficaci e continui, rischia di compromettere definitivamente la sicurezza e la qualità della vita nel cuore della città.










