A disporre la chiusura del Soho, una delle discoteche più frequentate di Cagliari, è stata la Questura, in seguito ad una lite avvenuta all’esterno di un’altra discoteca della città che ha coinvolto tre ragazzi. La chiusura si estende a 15 giorni, non si balla per le feste dunque, e dopo la delusione raccontata dal proprietario si scatenano le innumerevoli reazioni dei lettori. Il divario si apre tra chi ritiene giusta la decisione di chiusura giustificando l’incapacità dei giovani di non sapersi divertire, e chi al contrario ritiene ingiusto punire con la chiusura di svariati giorni un locale in cui non si siano verificati eventi spiacevoli di questo tipo. “O tutti o nessuno, perché un locale viene chiuso e altri no” scrive Benedetta L., decisione giusta invece per Riccardo V.: “Giusto! Ormai i giovani non riescono piu a divertirsi se non si alterano”. Problema di competenza delle istituzioni e non del gestore mormora Alessandro R: “Ritengo sia ingiusto punire il locale per fatti avvenuti in un parcheggio pubblico, i pestaggi capitano anche nei centri commerciali, ma non vengono presi questi provvedimenti così forti”. E ancora Debora A., che in risposta a chi ritiene eccessivo il provvedimento di chiusura, non sbilanciandosi troppo confida nel buon lavoro delle istituzioni: “Se è stato deciso così un motivo ci sarà”, ugualmente Claudio P. che dice: “Se un magistrato ha trovato questa soluzione, c’è più di un motivo”. Riguardo l’eccessivo consumo di alcol che avviene da parte dei giovani all’interno dei locali interviene Betty P., che scarica la responsabilità di quello che potrebbe succedere dopo in capo al venditore: “Non si può vendere alcol all’ infinito, non è legale”. “Più controlli, sia all’entrata che all’uscita”, grida Efisio P. Per Claudia P., queste sarebbero le conseguenze dei giovani che “Ormai non escono più per divertirsi”. “I gestori pensano a guadagnare anziché tutelare i clienti” scrive Elisabetta F., esprimendosi a favore delle chiusure. E infine, sui problemi legati alla sicurezza, la lunga riflessione di Francesco B.: “Il problema dell’ordine pubblico è molto serio in tutta Italia, ma la competenza operativa e le regole d’ingaggio, fuori dalle mura delle discoteche e dalle loro eventuali pertinenze esterne, è consentita solo alle forze dell’ordine. Fermo restando che l’Autorità può giustamente ritenere che una determinata attività o evento, possa essere di pregiudizio alla pubblica sicurezza e sospenderla. Serve urgentemente una profonda riforma della giustizia, che consenta di portare il Paese a un livello accettabile di sicurezza, con nuove leggi e regole d’ingaggio”.










