Cagliari soffoca sotto l’incuria. Dai belvederi più suggestivi al cuore pulsante della città, gli spazi pubblici sembrano essere sempre più ostaggio dell’inciviltà. Scene di degrado si moltiplicano ovunque: tra rifiuti e sporcizia, in un copione ormai tristemente noto. Un caso emblematico è quello del Castello di San Michele, uno dei luoghi simbolo della città, frequentato ogni giorno da famiglie, turisti e sportivi. “Nei prati resti di picnic ed escrementi di cani, buste piene perché a cercare un cestino fanno fatica”, denuncia un cittadino. E la riflessione non si ferma alla semplice constatazione del disordine, ma si spinge più in là, puntando il dito contro l’assenza di controlli e misure efficaci: “Non c’è uno straccio di controllo, né di educazione civica, né campagna di dissuasione o sanzione pecuniaria che sia efficace e immediatamente applicativa. Se ci fossero controlli severi, telecamere, multe salate e obbligo di ripristino e pulizia per gli imbrattatori, le cose inizierebbero a prendere una piega diversa”. Ma non si tratta solo di incuria del “verde”. Anche tra i sentieri e le aree laterali del colle, in zone apparentemente meno visibili, il degrado si manifesta con toni ancora più gravi. Sotto un piccolo passaggio in muratura, sono stati abbandonati quelli che con tutta probabilità sembrano essere, almeno in apparenza, elettrodomestici rotti, mobili e altri rifiuti ingombranti: una vera e propria discarica abusiva che sfigura un contesto naturale e storico di valore.