Da strada gioiello, punta di diamante per shopping e passeggiate, a via svuotata e dimenticata: dai commercianti di via Sulis un appello a restituire prestigio e dignità a una delle strade più suggestive e caratteristiche di Cagliari.
Un tempo simbolo dell’eleganza cittadina, cuore pulsante dello shopping e delle passeggiate nel centro di Cagliari, via Sulis oggi appare come una strada spenta, con le serrande abbassate e un silenzio che racconta meglio di qualsiasi dato la crisi del commercio urbano.
A lanciare l’allarme attraverso Casteddu Online è Lorena Caddeo, titolare del negozio di artigianato My Sardinia Style, una delle poche attività che continuano a tenere le luci accese lungo la via. “Il commercio sta attraversando un momento complesso ovunque – spiega – ma via Sulis sembra essere stata completamente svuotata. La maggior parte delle attività è chiusa e lavorare in queste condizioni diventa ogni giorno più difficile”.
Nonostante il contesto scoraggiante, Caddeo continua a credere nel proprio progetto e a investire nel territorio. Una scelta che, però, avviene in totale solitudine, senza quello che dovrebbe essere il minimo supporto da parte dell’amministrazione comunale. “Manca qualunque segnale di attenzione – sottolinea – come se questa strada non fosse più una priorità per nessuno”.
Emblematica, secondo la commerciante, è la recente installazione delle illuminazioni scenografiche e natalizie: strutture giudicate del tutto inadeguate e, per di più, non collegate alla rete elettrica. Risultato: luci spente, invisibili e inutili. “Un dettaglio che racconta perfettamente lo stato di abbandono della via – osserva – nessuno si è accorto che non funzionano, perché via Sulis sembra essere uscita dai radar”.
A corredo della segnalazione, la titolare di My Sardinia Style ha allegato anche una fotografia che documenta la situazione: il suo negozio con le luci accese emerge in una strada per il resto buia e priva di vita commerciale.
“Non è una polemica – conclude Caddeo – ma la testimonianza di chi continua a lavorare e a investire, nonostante tutto, in una zona che meriterebbe tutt’altra attenzione”. Un appello che riporta al centro del dibattito il futuro del commercio di prossimità e il destino di una delle vie storicamente più rappresentative di Cagliari.











