È stata condannata dal tribunale di Cagliari, per diffamazione nei confronti di Valentina Pitzalis, Roberta Mamusa, la madre di Manuel Piredda, il muratore morto nel rogo di Bacu Abis nel 2011. Così è stato deciso in aula: il giudice ha condannato la Mamusa a pagare 800 euro di multa più una provvisionale di cinquemila euro.
La notizia della condanna è stata pubblicata dalla stessa Pitzalis sulla sua pagina ufficiale di Facebook: “Ora, io sono contenta che abbia ricevuto l’ennesima condanna, tuttavia trovo ridicola la pena che le è stata inflitta. Ritengo che condannare al pagamento di una somma di denaro una persona che si dichiara nullatenente, che usufruisce del gratuito patrocinio (del quale io non posso usufruire e che implica il fatto che senza l’aiuto di tante persone che mi sostengono non potrei nemmeno difendermi) e che è già stata in passato condannata a risarcire la sottoscritta di “tot somme”che non sono mai state pagate, sia una cosa totalmente inutile. Senza considerare inoltre il fatto che a me non importa minimamente il denaro perché credo che nessuna cifra mi potrà mai risarcire per tutto il male che mi è stato fatto. La signora, appena appresa la notizia della condanna ricevuta ha subito pubblicato sui social un post altamente diffamatorio nel quale continua a sostenere che io avrei portato il figlio nella tomba e ribadisce che non si fermerà mai. Questo a dimostrazione del fatto che non rispetta le sentenze e che le pene inflitte dal giudice non la tocchino minimamente. Per tutte queste ragioni, non mi sento soddisfatta e anzi mi chiedo, oggi più che mai:”Cosa ancora dovrò subire prima che chi di dovere fermi una volta per tutte questa donna?”.
Gli avvocati della Pitzalis, Adriana Onorato e Cataldo Intrieri hanno dichiarato:“Valentina Pitzalis ha finalmente ottenuto un primo riconoscimento delle ingiuste sofferenze patite in questi lunghi anni a causa dell’attività persecutoria orchestrata nei suoi confronti dalla Mamusa e dai suoi sostenitori. Attendiamo ora fiduciosi che l’autorità giudiziaria assuma tutti i più opportuni ed urgenti provvedimenti a tutela di Valentina, vittima, oltre che della furia omicida del suo ex marito, anche dello stalking ancora oggi posto in essere dai genitori del suo carnefice. Basti pensare che, pur dopo l’odierna condanna, la Mamusa ha già dichiarato sul web ‘lo rifarei altre mille volte'”.
Stefano Marcialis, avvocato di Roberta Mamusa, promette battaglia: “Impugneremo la sentenza appena sarà depositata. La signora Mamusa ha deciso, a testa alta, di assumersi la responsabilità di quello che ha fatto, non era stato identificato il suo profilo (Facebook) ma ha deciso di non nascondersi dietro a un dito, assumendosi la paternità delle cose scritte. Era una richiesta di sapere la verità su come è morto il figlio, stava cercando di smuovere l’opinione pubblica. Faremo ricorso”.










