Cagliari, colla sulle serrande del nuovo negozio di ottica: “Incredulo, chi può fare gesti così ridicoli?” (VIDEO)

L’inaugurazione del maxi ottico al posto di Dal Maso, in via Cugia, non inizia nel migliore dei modi. Massimiliano Montis: “Nel 2002 e nel 2003 qualcuno ha fatto esplodere bombe nei miei negozi di Nuoro e Assemini, spero che stavolta sia solo una bambinata”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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È stata un’inaugurazione partita sotto una “cattiva stella”, quella del nuovo negozio di ottica di via Cugia a Cagliari che sostituisce, dopo qualche mese di chiusura, la storica rivendita musicale di Dal Maso. Qualcuno, nella notte, ha piazzato colla nelle serrature della serranda e della porta: Massimiliano Montis, 50 anni, titolare della nuova attività, si è ritrovato la “sorpresa” poco dopo l’alba: “Le mie colleghe mi hanno comunicato che non potevano aprire, abbiamo perso due ore e solo grazie ad un fabbro, che ha trapanato tutto, abbiamo potuto aprire”. Quello di Massimiliano Montis è un nome noto alle cronache di inizio milllennio: nel settore dell’ottica da tantissimi anni, tra il 2002 e il 2003 qualcuno aveva piazzato due bombe nei suoi negozi di Nuoro e Assemini. Nel primo caso, la deflagrazione aveva prodotto molti danni, mentre nel secondo caso erano stati più contenuti. Certo, sono comunque passati diciotto anni: “Quelle sono altre zone, il gesto della colla penso che sia più la bambinata di qualcuno, un gesto da asilo”, afferma Montis.

“Le telecamere erano già attive, i tecnici stanno visionando i filmati” e, se emergerà qualcosa di interessante, “consegnerò tutto alle Forze dell’ordine, sporgendo anche denuncia. Questo gesto mi lascia incredulo, penso al fatto che, nel 2020, qualcuno possa ancora fare queste cose. Non ho davvero parole”. Il commerciante, fuori intervista, pensa alla gelosia di qualche collega. Ma, ovviamente, non c’è nessuno straccio di prova. Timore che possa trattarsi di qualcosa di ben più grave, tipo un avvertimento iniziale? “Non so, vedremo se ci sarà lo spazio per avere timore. Personalmente, spero di no, mi auguro che questa sia già una vicenda chiusa”.ol


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