Cagliari, centrosinistra contro Truzzu: “Usa il pugno di ferro sui cittadini, colpevolizzando e spaventando le persone”. L’alfabeto delle promesse mancate continua, l’opposizione incalza il sindaco di Cagliari: “La nostra politica si fonda sulla costruzione di un rapporto di fiducia, di confronto e di collaborazione con i nostri concittadini”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Nel corso di questo primo anno di mandato l’amministrazione di centrodestra si è trovata a gestire l’emergenza sanitaria che tutti ben conosciamo, in una città che per fortuna è stata colpita marginalmente dal virus.
Sarebbe servita chiarezza e univocità nelle decisioni e nei provvedimenti: invece il sindaco ha adottato ordinanze maggiormente restrittive delle disposizioni nazionali, spesso addirittura confusionarie e contraddittorie, tanto che si sono susseguiti chiarimenti, precisazioni e modifiche pressoché quotidiane, mentre la comunicazione generale sul virus è stata carente.
I cagliaritani, che si sono mostrati molto attenti e rispettosi delle regole anticontagio, avrebbero meritato fiducia. Invece hanno avuto biasimo, reprimende e pugno di ferro. E mentre diversi sindaci sardi esprimevano pubblicamente gratitudine per la pazienza e vicinanza per le difficoltà che le persone stavano attraversando, il primo cittadino cagliaritano pubblicava grandi manifesti che hanno inutilmente colpevolizzato e spaventato le persone.
Non solo coronavirus: sono tante le ordinanze firmate dal sindaco che vietano o impongono, provvedimenti che sanno tanto di “greenwashing” (strategia di comunicazione finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale) e niente hanno a che fare con il rapporto di fiducia e la collaborazione con i cittadini evocata in campagna elettorale”, le parole del centrosinistra nella lettera O, come Ordinanze.