Vetri rotti, muri pericolanti e addirittura una uscita di emergenza bloccata da un muro. Dopo gli sos dei residenti delle palazzine popolari di via Tintoretto a Cagliari, lanciati su Casteddu Online, il caso arriva tra i banchi del Consiglio regionale. Piero Comandini (Pd) riporta il contenuto dei nostri articoli e, insieme ai suoi colleghi di partito, ha protocollato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, “per denunciare la situazione di trascuratezza e degrado dell’edilizia popolare, con particolare riferimento ai civici 2 e 4 della via Tintoretto di Cagliari, che è caratterizzata da uno stato di grave degrado abitativo, i residenti si ritrovano a vivere in condizioni di mancanza di sicurezza, con vetri rotti, muri pericolanti e addirittura una uscita di emergenza bloccata da un muro. Infatti, gli alloggi in questione, gestiti dall’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa non ricevono adeguata manutenzione da numerosi anni, mentre le altre palazzine della stessa strada hanno ricevuto la manutenzione, lavori poi interrotti per mancanza di fondi, e benchè le circa venti famiglie, sempre puntuali con i pagamenti dell’affitto, lamentino da tempo questa situazione, finora nessuna risposta”.
“Le famiglie assegnatarie”, continua l’esponente Pd, “spesso si trovano in condizione di disagio economico e sociale, condizione aggravata della situazione di degrado in cui versano gli alloggi. Area è tenuta ad effettuare periodicamente i dovuti sopralluoghi così da programmare i necessari interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria utili a preservare l’integrità degli edifici, sia in termini di sicurezza e abitabilità sia a garantire le condizioni di vivibilità agli inquilini. In questo quadro”, conclude Comandini, “è assolutamente necessario ripristinare urgentemente l’abitabilità egli immobili in questione ma, è altrettanto necessario definire un programma di sopralluoghi così da stabilire le priorità di intervento su tutto il patrimonio abitativo”.









