Cagliari, caos all’ospedale Marino: “Tetraplegici e paraplegici fanno riabilitazione dentro dei magazzini”

Disagi e lamentele nell’unità spinale dell’ospedale affacciato sul Poetto, la denuncia dei sindacati: “I pazienti portati in stanze che sono magazzini di stoccaggio, non riescono a svolgere tutte le procedure con i terapisti. Insostenibile, ormai, anche la carenza di infermieri”


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Disagi e lamentele, ancora una volta, all’ospedale Marino di Cagliari. Stavolta la “grana” sarebbe in un reparto molto delicato, “l’unità spinale”. La denuncia arriva dal sindacato Fials, con il suo segretario provinciale Paolo Cugliara. “Abbiamo raccolto diverse segnalazioni da parte dei terapisti della riabilitazione. Pazienti mielolesi, tetraplegici e paraplegici, talune volte con problemi psichiatrici, non possono essere adeguatamente assistiti in quanto le aree adibite a luoghi di trattamento sono veri e propri magazzini di stoccaggio, che impediscono di fatto l’esecuzione di tutte le procedure. Inoltre nelle finestre le tende non chiudono, creando disagio ai pazienti ed a tutti gli operatori”, attacca Cugliara, che descrive una situazione tutt’altro che “comoda” per chi è in cura nella struttura ospedaliera affacciata sul lungomare cagliaritano del Poetto.

 

Ancora: “Essendo pazienti assolutamente non autosufficienti si ha la necessità di un maggior numero di operatori socio sanitari e ovviamente infermiere, la cui carenza, è divenuta ormai insostenibile”. E arriva la stoccata: “Ma l’ex direttore generale, anziché affrettarsi a firmare atti a favore degli amministrativi tanto capaci e bravi, non avrebbe fatto meglio a trovare risorse per alleviare le sofferenze a favore dei pazienti mielolesi per rendere più confortevole il loro ricovero?”.