Cagliari, guerra ai “caddozzi” di Santa Gilla: via alla rimozione dei rifiuti e delle discariche dalla laguna

Si parte a marzo. “La rimozione dei rifiuti abbandonati in decine di micro e grandi discariche abusive presenti su tutta l’area lagunare e perilagunare è un’attività preliminare prioritaria in vista dell’obiettivo di creare le condizioni per rendere Santa Gilla fruibile”, spiega il sindaco metropolitano Paolo Truzzu


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

La Città Metropolitana di Cagliari ha affidato i lavori per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati all’interno della laguna di Santa Gilla. L’intervento, per il quale l’ente ha stanziato 250 mila euro finanziati con fondi del Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna FSC 2014-2020, inizierà a partire dal 30 marzo 2021, non appena sarà ultimata la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza, e avrà una durata di 60 giorni.

La raccolta sarà effettuata su tutta l’area del compendio lagunare in cui sono presenti rifiuti abbandonati già censiti dal settore Tutela Ambiente della Città Metropolitana, e sarà seguita dall’inoltro a trattamento o a smaltimento in impianti autorizzati in funzione della tipologia del rifiuto.

“La rimozione dei rifiuti abbandonati in decine di micro e grandi discariche abusive presenti su tutta l’area lagunare e perilagunare è un’attività preliminare prioritaria in vista dell’obiettivo di creare le condizioni per rendere Santa Gilla fruibile”, spiega il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. “Con i due progetti integrati della videosorveglianza e della rimozione dei rifiuti – aggiunge il consigliere delegato all’Ambiente Roberto Mura – la Città Metropolitana inizia concretamente il processo di riqualificazione della laguna che restituirà questo bene prezioso ai cittadini”.

L’abbandono incontrollato dei rifiuti nella laguna di Santa Gilla è un problema endemico che oltre a costituire una fonte significativa di inquinamento in un sito di grande fragilità, rappresenta un costo rilevante in termini di  rimozione. Oneri ai quali si aggiungono le risorse e l’impegno degli organi di vigilanza necessari per la salvaguardia del territorio e per l’identificazione dei trasgressori.


In questo articolo: