Dopo gli scioperi del CTM del 4 e 15 dicembre e del 24 gennaio 2018, il sindacato ORSA Autoferro TPL e FTS/CSS con le rispettive Rappresentanze Sindacali Aziendali ha proclamato un’altra azione di sciopero per l’intera giornata dell’8 marzo a sostegno della vertenza aperta con lo stato di agitazione lo scorso 31 marzo per rivendicare – si legge in una nota – oltre una serie di gravi problematiche contrattuali, il ripristino delle corrette relazioni industriali e più in particolare il Diritto di Rappresentanza che la dirigenza del CTM continua a negare alla RSA aderente all’ORSA”.
“A tutti gli scioperi proclamati da ORSA e CSS, ai quali hanno aderito la RSA FAISA e la RSA ex RdB, ha partecipato in media più dell’80% dei Lavoratori del CT- affermano-. Questi, con la loro massiccia adesione agli scioperi, ribadiscono alla dirigenza del CTM che ai lavoratori e solo a loro è riconosciuto il diritto da chi farsi Rappresentare Sindacalmente. Il datore di lavoro non può e non deve assolutamente interferire”.
Braccia incrociate e autobus fermi l’8 marzo.









