Un luogo, per così dire, fuori dal comune, almeno a livello pubblico. Poi, nel privato, vale la regola del “tutto è concesso”. Uno dei sexy shop più antichi di Cagliari compie diciotto anni. È in via Sassari, lo gestisce Salvatore Monni. Coppie o single dai 20 a 40 anni e oltre, sia etero sia omo: la clientela non ha confini anagrafici o di preferenza sessuale. La regola è una: “Certe cose non vanno prese troppo seriamente”. Tra queste rientra di diritto la complicità a letto, ma anche in luoghi pubblici. C’è la polemica legata ad alcuni sex toys dannosi perché prodotti con plastica cinese, “capita se si acquista online, qui da noi ogni oggetto è certificato e sicuro”, spiega Monni. “a tutte le età c’è voglia di sperimentare e divertirsi, dagli studenti di 20 anni fino alle coppie di quaranta. Non c’è bisogno di mentire, anche se purtroppo la mentalità dei sardi, sul tema, è ancora arretrata”.
I “classici” vibratori, anelli e gel stimolanti e rilassanti fanno il paio, a livello di “desideri” dei cagliaritani e delle cagliaritane, con i nuovi sex toys utizzabili via wireless o con un telecomando: “Gli ovuli vibranti vanno molto, si possono utilizzare mentre ci si trova al ristorante o al cinema, creando quindi una situazione intrigante”, spiega il 44enne. Vergogna nell’acquistare questo o quel prodotto legato al piacere sessuale? “Sì, anche troppa per essere nel 2018, purtroppo”. Nel suo negozio a due piani di via Sassari, spesso, Salvatore Monni si ritrova a dover vestire i panni, inattesi, del confessore: “Tantissimi mi dicono segreti inconfessabili persino al migliore amico. Una grande responsabilità, serve rassicurarli e far capire che, quasi sempre, si tratta di problematiche mentali e non fisiche, basta solo una parola in più”. Tra le più utilizzate ci sono “sperimentare, provare, giocare”. Perché il “diritto al piacere”, tra gli stress e le corse della vita di tutti, dev’essere universale.












