“Per noi è un grande stimolo giocare contro l’Atalanta, è una squadra che senza dubbio rappresenta una delle realtà più accattivanti e competitive del calcio europeo, dovremo essere elettrizzati, vogliosi e convinti di giocarcela con le proprie armi. Dovremo essere molto rapidi e precisi per creare loro dei problemi”. “Noi dobbiamo sempre avere la voglia di migliorarci e fare qualcosa in più, con l’ambizione di poter ottenere il risultato, consci di chi si ha davanti, perché puoi affrontare grandi squadre di livello molto più alto del tuo o altre più vicine al tuo rango”. Per quanto riguarda il discorso tattico“Dovremo essere bravi nelle rotazioni e nella presenza in determinate zone del campo, alzando il livello dell’intensità e della fisicità, mantenendo equilibrio anche quando si prova ad aggredire e duellare come sanno ben fare loro”.
Il percorso del Cagliari
“Per me la partita dietro l’angolo è sempre la più importante, non scelgo in base a elenco dei diffidati o altro. È chiaro che affronteremo tre partite in una settimana, considerata la sfida di martedì in casa della Juventus che i ragazzi si sono regalati e hanno meritato, e vogliamo giocarcela al meglio.” Ha poi parlato delle aspirazioni del club e della squadra “Conosciamo bene il nostro obiettivo, ma soprattutto sappiamo che tipo di ambizione abbiamo e quale voglia di crescita ci sia in seno al gruppo e in generale al Club, nel calcio, nella vita nulla è precluso e si possono creare delle bellissime storie, noi dovremo fare il massimo e poi solo alla fine vedremo il risultato”.
Lo spirito della squadra
“Non solo i quattro ex di turno nella nostra rosa (Adopo, Zortea, Piccoli e Palomino) hanno una grande voglia, ma tutti siamo molto orgogliosi di indossare il rossoblù e vogliosi di dimostrare il proprio valore. Quando affronti una tua ex squadra alla quale sei legato hai chiaramente stimoli particolari, ma credo che questa carica si vede nettamente negli occhi di tutti. Servirà coraggio, quello che ti porta a non fossilizzarti su un errore precedente, a volerci riprovare, a voler migliorare.” In conclusione ha affrontato tematiche legate anche ai singoli reparti “In avanti ci mancano ancora i tempi giusti per concretizzare quanto produciamo, e questo si perfeziona solo allenandosi sul campo, in difesa stiamo crescendo, ma a Firenze il gol subito arriva a difesa schierata e questo significa che talvolta ancora pecchiamo nella capacità di lavorare insieme dandoci un aiuto con i tempi e le distanze corretti”.