Di Paolo Rapeanu
Dopo tantissimi anni tra attese, giudici e grane di ogni tipo, la “partita” milionaria per il porta a porta è realtà anche a Cagliari: 230 milioni, messi a correre dal Comune, per eliminare i cassonetti e dotare tutti i cittadini di tanti mastelli con microchip, ognuno dei quali deve essere utilizzato per una determinata tipologia di rifiuti. Contro i furbetti,inoltre, più telecamere e addirittura droni. Il sindaco Massimo Zedda promette “una tassa sui rifiuti minore, grazie al raggiungimento di una quota finalmente adeguata di raccolta differenziata”. Ma i lettori di Cagliari Online, a parte rare eccezioni, sono contrari.
“Anche a Dolianova ci avevano raccontato che con la differenziata avremmo pagato meno. Invece paghiamo il doppio”, scrive Antonella Baggetta. Gigi Pusceddu: “Ma i palazzi con dieci piani e 30 appartamenti dovrebbero occupare tutto il marciapiede ? E il negoziante che magari ha l’ingresso a fianco del condominio? Perché è chiaro che l’utente non ritirerà mai il proprio contenitore entro le otto del mattino, sempre che la raccolta venga effettuata nella prima mattinata!”. Marinella Mette è sicura: “Pagheranno uguale se non di più, da noi a Quartucciu sono anni che la fanno e tutti gli anni aumenta”. “Zedda fate i controlli anche su chi non paga la tassa. Sono in troppi a non pagare e in pochi a pagare troppo”, commenta Ivo Aramu. Nicola Marras: “Non riuscivano a gestire un sistema semplice. Senza preparazione passano ad uno molto complesso. Furbetti”. Tra i pochissimi pareri favorevoli spicca quello di Angela Pia Lecis Saba: “Ma solo a Cagliari è impossibile fare il porta a porta? A Milano lo fanno da decenni e mi pare che di Cagliari abbia qualche abitante in più! Se non si ‘murrungia’ non si va avanti!”. Marcella Sainas: “Cagliaritani preparatevi all’aumento delle tasse, altro che risparmio!”. Ancora, Mirko Melis: “Certo, perché uno deve tenersi per giorni dentro casa la spazzatura sin quando non arriva il giorno del ritiro. A casa mia non tengo nulla per giorni, il secco e l’umido lo si butta subito negli appositi cassonetti”. Pollice verso anche da Francesca Ricci: “Il porta a porta crea solo disagi, basterebbe fare più controlli soprattutto sulle entrate in città”.












