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Quando il lavoro si fa poesia. “Cagliari si racconta” ritorna con un’edizione speciale dedicata alla “Tomba dei pesci”, unica – nella necropoli romana di Tuvixeddu – per le sue forme monumentali e per la sua splendida decorazione in stucco. Ghirlande, corone, maschere e spighe emergono in morbido rilievo da sfondi dipinti a vivaci colori – rosso, giallo, blu e verde; una ricca varietà di pesci – tra i quali si riconoscono scorfani, spigole, razze, delfini e polpi – si muove con grazia nel profondo blu del mare. La tomba risale, probabilmente, al II secolo d.C. e con la vicina Grotta della Vipera, con quella, più distante, di Rubellio e delle sue mogli e con molte altre meno noti sepolcri e colombari, compone, mirabilmente, la quinta scenografica con la quale le famiglie benestanti della Cagliari romana accompagnavano i propri cari nel viaggio oltre la vita. Descritta, con estasiato stupore, da Giovanni Spano nell’Ottocento, a lungo dimenticata e solo recentemente riscoperta, dal 2017 è stata sottoposta ad un intervento di scavo, restauro e valorizzazione, condotto dalla Soprintendenza ABAP di Cagliari con il supporto del Segretariato regionale MiBACT per la Sardegna, grazie al quale è stato possibile recuperare sia la leggibilità della decorazione, sia dati inattesi sull’edificio funerario e sulla necropoli romana di Tuvixeddu.