Rilievi e bacchettate. Tutto nel dossier di 30 pagine dell’Anac (Consiglio nazionale dell’Autorità Anticorruzione) di Raffaele Cantone pubblicato il 30 maggio. È l’esito degli accertamenti ispettivi eseguiti, presso l’Azienda Socio Sanitaria Locale 8 di Cagliari sull’attività negoziale dell’azienda dal 1° gennaio 2013 all’11 novembre 2016. Al centro dell’ispezione servizi forniture un po’ in tutti gli ospedali cittadini.
Nel mirino dell’Anac il ricorso a proroghe “tecniche” non dovute a fattori non prevedibili antecedentemente, ma derivanti da carenze programmatiche ed organizzative degli affidamenti.
Poi il ricorso alla procedura negoziata non preceduta da un’indagine di mercato e da un minimo di confronto competitivo tra soggetti diversi e il ricorso a rinnovi, proroghe e procedure negoziate, “alcuni indotti da ritardi da parte delle strutture preposte all’espletamento di gare a cura dell’azienda stessa o della Regione”, altre riguardanti fenomeni di “lock in” (intrappolati in una scelta nonostante la presenza di valide alternative) informatico e sanitario.
Rilevati anche i fenomeni di stipule contrattuali ritardate a fronte di affidamenti già in fase di espletamento, verbali di sospensione dei lavori privi degli elementi previsti dalla legge e la mancata applicazioni di penali per inadempimento contrattuale dell’affidatario del servizio di ristorazione.
La delibera è stata mandata alla Assl 8 di Cagliari, alla Regione Sardegna (che esercita funzioni di vigilanza nei confronti dell’Azienda e delle altre strutture che operano nell’ambito della centralizzazione regionale degli appalti) e alla Procura della Corte dei Conti della Sardegna.











