Cagliari, “alla Marina troppi pericoli tra baby gang e clandestini sbarcati nelle nostre coste”

Alberto Melis, titolare dell’Antica Cagliari, è furioso dopo il pestaggio subíto dal suo cuoco: “Se lasceremo le coste aperte sarà sempre peggio. Abbiamo già problemi di malamovida, ai quali sommiamo l’ingente arrivo di immigrati che si riversano nel centro storico e delinquono”


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Alla Marina ritorna l’allarme sicurezza, tra baby gang e aggressioni. L’ultimo pestaggio, avvenuto il 15 luglio, ha avuto come vittima Ignazio Steri. 58 anni, cuoco all’Antica Cagliari, è stato pestato dopo aver rimproverato un gruppo di stranieri che stavano prendendo a bottigliate, in via Baylle, la chiesa di Sant’Agostino e alcune automobili parcheggiate, nel cuore della notte. Per lui 3 costole fratturate e un mese di cure, per un 24enne straniero, con regolare permesso di soggiorno, la denuncia fatta dalla polizia per lesioni. “Abbiamo troppi problemi nel rione, tra baby gang e clandestini sbarcati nelle nostre coste”, tuona Alberto Melis, titolare del ristorante dove lavora il cuoco pestato, e membro del direttivo della Fipe Confcommercio. “Ci sono i giovanissimi che la notte si ubriacano e danno fastidio, abbiamo già espresso da tempo il nostro malcontento. Ora sommiamo l’ingente arrivo di immigrati clandestini che approdano a Cagliari e si riversano nel cuore del centro con l’unico scopo di delinquere, non possono fare altro”, afferma Melis. Certo, non tutti sono delinquenti, c’è chi viene portato al centro di Monastir e controllato dalle forze delll’ordine: “Il problema alla Marina è più complesso, gli agenti giustamente stanno cercando di arginare questi fenomeni ma, sino a quando lasceremo le coste aperte e faremo continuare ad arrivare persone in questa maniera, il problema si continuerà ad ampliare”.

 

 

Melis si fa portavoce per tutti i suoi colleghi: “Esprimiamo il nostro pieno malessere. Più volte abbiamo manifestato disappunto per gli episodi di microcriminalità legati alla malamovida, le forze dell’ordine stanno già lavorando, visto che hanno anche trovato e denunciato l’aggressore del mio chef, ma vogliamo ancora più controlli”.


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