Da otto mesi la palazzina al civico 21 di via Ogliastra a Cagliari, teatro dell’omicidio del padrone, Venerato Sardu, è occupata abusivamente. E i figli del pensionato sono in lotta, anche grazie ai loro avvocati, per rientrare in possesso di tutto l’edificio. Una battaglia lunga e lontana dal dirsi conclusa, dove spiccano anche situazioni che, quanto meno, fanno storcere il naso. Sardu è stato ammazzato lo scorso 17 febbraio da uno degli inquilini del palazzo, Fabrizio Congiu. Dal giorno successivo solo l’appartamento di Sardu, al piano terra, è stato posto sotto sequestro. Il resto della palazzina, invece, no. E lì, nei mesi successivi, ci sono stati subaffitti irregolari e anche spaccio di droga. E le bollette di luce e acqua, clamorosamente, stanno continuando a pagarle i figli del settantascinquenne. La vicenda è già in mano agli avvocati, che hanno spedito le lettere di sfratto. Stefano Piras è uno dei legali: “Abbiamo protocollato le richieste, siamo in attesa che il giudice fissi una data per l’analisi e le discussioni. Stiamo attendendo sviluppi, potrebbero arrivare nei prossimi giorni”, spiega Piras. Ma bisogna fare i conti con tutta una serie di lungaggini, purtroppo.
A spiegare quali siano è uno dei figli di Sardu, Renzo. Insieme agli altri due figli del 75enne attende di riavere ciò che gli spetta: “Non possiamo staccare i contatori, la legge non lo consente. Ecco perchè stiamo continuando a pagare noi le bollette che, prima, arrivavano a nome di papà. Ci siamo rivolti al Comune e agli assistenti sociali per cercare di sbloccare la situazione, rendendoci anche disponibili a cercare altri appartamenti per chi ancora occupa quelli di via Ogliastra. Siamo gli eredi, la priorità ora è avere la piena disponibilità della palazzina, dopo la morte di papà lì la situazione è peggiorata e l’immobile è sempre più degradato”.










