In 300 hanno scelto di trascorrere un sabato pomeriggio all’insegna della “solidarietà nei confronti del sindaco di Riace, Mimmo Lucano”. Organizzazioni sindacali, partiti politici e semplici cittadini, tutti in piazza del Carmine per dire con forza che “Italia e ancora prima l’Europa devono cambiare rotta per le politiche di accoglienza e tutela degli stranieri”. E un pensiero, immancabilmente, va anche a quella piazza del Carmine, teatro del presidio, nella quale non c’è più il wi-fi per volontà del sindaco Zedda: “Inutile e sbagliato toglierlo, i problemi sono ben altri. In tutta la città c’è una forte carenza di solidarietà, hanno pure chiuso il centro in viale Sant’Ignazio”, spiega uno degli organizzatori, Roberto Loddo.
Tanti gli interventi, tutti fatti col megafono, proprio sotto la statua della Madonna. Dalla Usb alla Cgil, da Libera contro le mafie a WelcomingEurope dei Radicali Italiani, dal collettivo marxista-leninista di Nuoro all’Anpi a Potere Al Popolo. “Non è più possibile continuare a far finta di nulla, in Italia ci si sta dimenticando della vera accoglienza, i migranti sono nostri fratelli. Il ‘modello Riace’ portato avanti dal sindaco Mimmo Lucano ha ricevuto riconoscimenti e premi addirittura a livello internazionale”. Attaccati agli alberi della piazza, cari cartelli con scritti messaggi sin troppo chiari: “Nessun essere umano è illegale”, “Basta Cie”.










