Per spostarsi da una stanza all’altra si aiuta con due bastoni. Per lavarsi ci pensa il marito, idem per portarla fuori casa a fare la spesa o, semplicemente, a prendere un po’ d’aria. La vita di Anna Cocco, settantenne di Cagliari residente nel rione di Sant’Elia, è cambiata dal 2018. Dal 31 marzo 2018, per l’esattezza, cioè da quando cade su una scalinata pubblica in via Livingstone. Dopo cinque anni è arrivata la proposta transattiva di un giudice: “Cinquemila euro”. Soldi che l’anziana ha accettato, con tanta rabbia in corpo: “Mi aveva telefonato una responsabile del Comune”, cioè della controparte, “dicendomi che dovevo stare attenta a dove camminavo e non, invece, guardare gli uccelli in cielo. Prima di cadere giocavo con i miei nipotini e andavo anche a ballare. Oggi non cammino più”, racconta, con le lacrime che si ingrossano sempre più nei suoi occhi, la Cocco. “Sono stata contattata telefonicamente da un’incaricata del Comune che mi ha detto di stare attenta a dove cammino e non guardare gli uccelli in cielo”. Parole che hanno ferito profondamente la settantenne che, assistita dall’avvocato Christian Rabissoni, ha sempre puntato sulla pericolosità di quella scalinata, anche dopo una perizia che dimostrava il contrario.
“Sono diminuiti i fondi messi a disposizione per i risarcimenti da insidie stradali”, spiega l’avvocato della settantenne, Christian Rabissoni. Avevamo chiesto 80mila euro ma la mia assistita ne ha accettati cinquemila, proposti dal giudice nel corso del processo, per non rischiare di restare senza niente”. Sul versante dell’invalidità, intanto, l’anziana sta attendendo conferma dell’ottenimento del 100%, cioè dell’invalidità totale con la quale potrà ottenere anche il massimo per quanto riguarda l’accompagnamento.







