Bullismo tra giovani studenti, due episodi avvenuti in questi giorni che scuotono e riaccendono l’attenzione sul triste fenomeno: uno è successo a Cagliari e l’altro nell’hinterland cagliaritano e riguardano i giovani che frequentano le superiori.
A Cagliari una ragazzina è stata presa di mira da più ragazzi e ragazze nelle scale dell’istituto: pare che l’aggressione sia stata messa in atto per il modo di vestire della giovanissima. La scuola ha richiamato i giovani studenti al “rispetto delle regole di convivenza e tutela della persona”.
Nell’hinterland, invece, una rissa fuori da scuola, “un gruppo di ragazzi contro uno, puro bullismo”. Un cittadino virtuoso è intervenuto e ha parlato ai giovani, ha sedato la rissa ma si interroga: “Dove sono i controlli? Probabilmente se non fossi intervenuto sarebbe successa l’ennesima tragedia”.
Più controlli all’uscita di scuola, insomma, per evitare che possa capitare nuovamente quanto accaduto in passato, ossia un giovane accoltellato che ha rischiato seriamente di morire proprio durante un litigio fuori da scuola.
Ma, oltre i controlli, quello che incute maggiormente timore è il fatto che i giovanissimi sono ancora protagonisti, in negativo, di eventi che potrebbero condurre a un tragico epiloco: il bullismo segna l’animo e il fisico e la cronaca spesso racconta di episodi in cui la vittima, disperata, espone nella maniera più drammatica la violenza messa in atto dai coetanei.
Un fenomeno che, negli ultimi anni in particolar modo, si cerca di combattere soprattutto a scuola con azioni e incontri mirati, con l’obiettivo di far capire alle nuove generazioni che non esistono diversità e, tanto meno, non è ammissibile un comportamento in cui qualcuno deve prevaricare sugli altri.










