Brotzu, rebus produttività: “Strabismo padronale, accordo scellerato”

Attilio Carta della Uil prende posizione in maniera durissima sul contestato accordo della produttività


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Al Brotzu è polemica aperta sulla produttività. Questa volta è il sindacalista Attilio Carta della Uil a prendere posizione in maniera molto dura su una intesa che non cinvince i lavoratori del Brotzu: “Relativamente al riferito “accordo sulla produttività 2015”- spiega Carta-emerge innanzitutto un’imbarazzante superficialità in quanto la produttività non è soggetta a contrattazione alcuna ma è obbligo dell’amministrazione provvedere al suo pagamento in base a dei parametri già precedentemente concertati.

Difatti l’amministrazione, correndo il rischio, a tal fine, di stringere patti pure col diavolo, ha ossessivamente cercato unicamente di strappare l’assenso sindacale per un trasferimento di risorse, circa 293 mila euro, dalla reperibilità al fondo “straordinario e particolari condizioni di lavoro”.

Operazione considerata indispensabile per coprire un disavanzo di gestione accumulato, in alcuni anni, dall’utilizzo disattento e mai monitorato dello straordinario, da parte di chi aveva ed ha specifico potere direzionale in azienda.

La UIL, pur nel silenzio generale, ha sempre caparbiamente contestato quest’improprio utilizzo dello straordinario per la normale gestione del lavoro. 

Appare comunque grave ed economicamente fortemente lesivo, che tale operazione venga maldestramente fatte ricadere sulle tasche degli ignari Lavoratori, “responsabili” unicamente di essersi notoriamente sobbarcati uno stressante sovraccarico lavorativo per garantire un’adeguata risposta assistenziale nel più importante polo sanitario dell’isola.

E’ ancor più grave però ed inconcepibile che ciò sia potuto avvenire con l’assenso di alcune rappresentanze sindacali che, colpite da un inguaribilestrabismo padronale”, abbiano assecondato unicamente le pressanti richieste dell’amministrazione, dimenticandosi totalmente dei Lavoratori,

Ammessa e non concessa l’esistenza del disavanzo non si capisce perché, per il suo eventuale rientro, questo scellerato accordo, senza batter ciglio, abbia escluso, l’utilizzo di un più sereno, articolato e meno mortificante piano pluriennale di rientro.

Riguardante interessi primari di tutti i Lavoratori era comunque doveroso ed intellettualmente onesto informare e coinvolgere i Lavoratori, dando loro la possibilità di decidere sui loro interessi economici.

Tutto ciò invece non è avvenuto,  anzi si è agito in un surreale contesto caratterizzato da un continuo tourbillon di “incontri”, spesso unilateralmente anticipati, all’insegna di fantomatiche “urgenze”. impedendone di fatto la serena partecipazione a tutti componenti interessati.

E’ altrettanto alquanto anomala la gestione, da parte della stessa RSU, di questa delicatissima trattativa. Condotta ripetutamente contestata dall’intero gruppo della UIL al suo interno.

Considerato l’interesse primario dei lavoratori e a loro tutela, la UIL si riserva di intraprendere qualsiasi iniziativa utile al fine di garantirne una capillare informazione e offrendo agli stessi la possibilità di esprimersi su questo scellerato e penalizzante accordo  e su chi l’ha sottoscritto”.


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